Jovanka Broz e l’addio finale alla Jugoslavia di Tito
28/10/2013 di Mazzetta
Vittima in vita di una terribile congiura del silenzio, Jovanka Budisavljević in Broz è morta la settimana scorsa sciogliendo così l’incantesimo che insisteva su una figura importante della storia della Jugoslavia.
GLI ONORI FUORI TEMPO MASSIMO – Le hanno tributato funerali di stato, è stata sepolta tra l’affetto di nostalgici e no e tra la vergogna dei tanti politici che negli ultimi trent’anni l’hanno condannata a una specie di morte civile che sicuramente non meritava. «Oggi ci congediamo dall’ultima icona dell’ex Jugoslavia, oggi è tempo di riconoscere che abbiamo commesso un peccato nei confronti di Jovanka e nei confronti della nostra stessa storia. Dimenticandoci di Jovanka Broz ci siamo dimenticati di noi stessi», ha detto in un breve intervento il premier serbo Ivica Dacic, che ha ammesso gli errori e l’ingiustizia subita dalla vedova di Tito, un’epoca che si chiude con la morte della moglie del Maresciallo, che anche secondo Dacic era la fedele vestale delle sue memorie e dei suoi segreti.
UN’EROINA DELLA RESISTENZA – Jovanka Budisavljević è nata nel 1924, 32 anni dopo Tito, e durante l’occupazione fascista della Jugoslavia si segnalò come una buona tiratrice e fiera combattente già all’età di 17 anni, dopo di che passò ai reparti che si occupavano del soccorso dei feriti terminando la guerra con i gradi di capitano dell’esercito titino. Jovanka aveva ottimi motivi, gli ustascia di Ante Pavelic bruciarono la povera casa della sua famiglia e la perseguitarono rincorrendo la pulizia etnica di una Croazia diventata satellite del nazismo, altrove lo stesso facevano gli italiani, che volevano “italianizzare” i territori occupati costringendo persone e paesi ad adottare nomi italiani e facendo fuori chi non era d’accordo.
IL MATRIMONIO – Divenne moglie del già mitico maresciallo Tito nel 1952, dopo che il leader aveva inutilmente corteggiato una nota attrice per riempire il ruolo di first lady. Il maresciallo aveva già avuto una lunga serie di compagne più o meno ufficiali, e un numero rilevante di figli legittimi e illegittimi, circa 16, la propaganda ufficiale lo presenterà come il più grande amatore croato o giù di lì, si mormora anche di una relazione con Sofia Loren, come molte stelle dello spettacolo invitata sulla sua isola di Brijuni . La più nota delle sue donne era stata Davojanka Paunovic, detta “Zdenka”, a sua volta icona della lotta di liberazione che con lui aveva condiviso le battaglie della seconda guerra mondiale e una focosa passione nota a tutto il paese, ma era morta nel 1948 dopo aver trascurato di curarsi per seguire l’amato.