Justin Bieber fuma così tanta erba che i piloti si devono mettere la maschera a ossigeno
06/02/2014 di Redazione
Nel jet privato del 19enne cantante e attore canadese Justin Bieber atterrato venerdì scorso in un aeroporto del New Jersey c’era una puzza così forte di marijuana che i piloti sono stati costretti ad indossare le maschere dell’ossigeno. A rivelarlo è un rapporto delle forze dell’ordine statunitensi ripreso dalla Nbc News.
PILOTI CON L’OSSIGENO – Secondo quanto riportato dalla stampa americana, a bordo del velivolo, un lussuoso Gulfstream IV, sul quale viaggiavano Bieber con suo padre e dieci amici, diretti a New York per assistere al Super Bowl, la presenza notevole di fumo avrebbe spaventato ognuno dei membri dell’equipaggio. A quanto si apprende, l’assistente di volo, infastidita dalla puzza di marijuana, sarebbe stata addirittura costretta a rifugiarsi nella cabina dei piloti, i quali, a loro volta, avrebbero indossato le maschere dell’ossigeno, temendo per l’inalazione del fumo. Un eventuale esito positivo ad un test antidroga sarebbe infatti valso loro un rapido licenziamento. «L’assistente di volo – si legge nel rapporto – ha dichiarato che i passeggeri, compresi Bieber e suo padre, Jeremy Bieber, erano estremamente violenti verbalmente e lei non avrebbe funzionato un altro volo con loro».
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INTERROGATORIO – Il personale a bordo ha comunque rifiutato di sporgere denuncia contro Bieber, anche se il cantante, dopo l’atterraggio nello scalo di Teterboro, ha ammesso di aver fatto uso della sostanza stupefacente. Le autorità portuali non hanno scoperto droghe a bordo del veivolo e Bieber è stato rilasciato dopo alcune ore di interrogatorio. Il cantante è stato ascoltato in una stanza separata dagli altri passeggeri.
(Fonte foto copertina: archivio LaPresse. Altra immagine da NbcNews)