La canoa inaffondabile realizzata dalla figlia di Schettino

04/08/2017 di Redazione

Rossella Schettino, 21 anni, figlia del comandante Francesco, condannato a 16 anni di carcere per il naufragio della Costa Concordia, ha realizzato un kayak inaffondabile. A svelarlo è stato ieri Il Mattino di Napoli, annunciando anche la presentazione dell’imbarcazione dal Salone di Genova (poi smentita). Oggi, in un’intervista rilasciata a Nino Materi per Il Giornale, ne parla anche Maura Paruzzo, fondatrice e amministratrice unica della Surfcruise, la società campana che ha messo a punto il progetto e di cui Rossella Schettino è proprietaria per il 50%. L’imprenditrice torinese con la passione per la nautica spiega che il comandante è del tutto estraneo alla progettazione e realizzazione del kayak.

 

LEGGI ANCHE > Il controverso video dell’anziano che striscia in corsia nell’ospedale di Vallo della Lucania | VIDEO

 

ROSSELLA SCHETTINO È SOCIA DELLA SOCIETÀ DEL KAYAK INAFFONDABILE

Paruzzo dice che Schettino padre «non c’entra nulla» con il suo brand e di aver scelto Rossella come partner nella
Surfcruise perché «è una giovane preparata e appassionata di nautica». L’imprenditrice nega anche che la notizia sui consigli che il comandante avrebbe dato per rendere il più funzionale possibile la super canoa. «Il comandante Schettino ama la
canoa. Ma la nostra – afferma – non è assolutamente una canoa, è invece un’imbarcazione che interpreta in chiave innovativa la filosofia del kayak e del surf-ski». «E comunque – continua – non presenteremo Surfcruise al Salone di Genova, perché la società non è ancora pienamente operativa e in grado di commercializzare il prodotto». Comunque non è escluso che Schettino abbia davvero testato l’imbarcazione: «Lo scorso marzo – ha detto ancora la fondatrice della Surfcruise – abbiamo fatto delle foto al nostro kayak sulla spiaggia di Meta di Sorrento, il paese di Francesco Schettino. Non escludo che in quella occasione il comandante possa aver fatto delle valutazioni sull’imbarcazione e magari abbia anche fatto un giro di prova. Ma, se ciò è accaduto, tutto è finito lì». Il kayak viene presentato come imbarcazione che consente di «vivere il mare a 360 gradi» e di «non venir meno alla capacità di trasporto e alle caratteristiche di stabilità dei kayak», senza «rinunciare alla velocità».

(Immagine: screenshot dalla homepage del sito della Surfcruise)

Share this article