Esplode una granata, scontri davanti al parlamento di Kiev
31/08/2015 di Redazione
Ci sarebbe ameno una vittima tra i membri delle forze dell’ordine colpiti da un’esplosione durante gli scontri davanti al parlamento ucraino tra manifestanti nazionalisti e forze dell’ordine. Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitali Klitschko al canale ucraino 112. Non c’è ancora nessuna conferma ufficiale dal ministero dell’Interno, che ha confermato solo un decesso, ma diverse fonti parlano di 3 poliziotti uccisi e decine di persone ferite negli scontri.
LA PROTESTA VIOLENTA DEI NAZIONALISTI –
La violenza ha visto i dimostranti, molti dei quali appartenenti al partito di estrema destra Svoboda, attaccare la polizia a presidio del parlamento armati di mazze di legno e gas lacrimogeni. La violenza si è accesa dopo che i deputati ucraini hanno approvato in prima lettura – con 265 voti a favore sui 226 richiesti e 87 contrari – una riforma costituzionale che conferisce una maggiore autonomia ai territori orientali russofoni in mano ai ribelli, in particolare al Dombass, dove nelle settimane scorse si sono riaccesi i combattimenti.
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UNA BOMBA, TANTI FERITI A KIEV –
Il bilancio è di 90 feriti tra i militari della Guardia Nazionale (composta da volontari che hanno fatto parte delle milizie di autodifesa di Maidan nel febbraio 2014), quattro dei quali sarebbero in gravi condizioni. Una trentina di manifestanti sono stati fermati, e il presunto responsabile del lancio di una bomba è stato arrestato, secondo quanto reso noto dal ministro dell’interno. Sarebbe stata proprio la bomba, una granata, a provocare la morte di tre appartenenti alle forze di sicurezza.