La CIA ha mentito sui suoi successi e sulle torture

02/04/2014 di Mazzetta

Guantanamo

NON SONO SERVITE A NIENTE – Il dato più importante contenuto nel rapporto è però un altro, quello che certifica che tutta questa barbara e illegalissima attività è servita a nulla. Zero, niente, nada, tutto questo è stato messo in piedi e praticato per anni, ma per niente: «La CIA ha descritto ripetutamente [il programma] sia al Dipartimento della Giustizia che al Congresso come capace di raccogliere informazioni altrimenti impossibili da ottenere e utili a sventare complotti terroristici e a salvare migliaia di vite» ha spiegato uno degli ufficiali che hanno presentato il rapporto al Senato, «Era vero in realtà? La risposta è no.» E che fosse no era evidente dalla teoria di poveretti, per lo più americani e male in arnese, «provocati» dagli agenti e dal loro stessi trasformati in «terroristi» poco prima di arrestarli e perseguirli, che sono quelli che inflazionano le classifiche dei «successi» insieme a quelli che avevano già rivelato quel che sapevano prima di essere torturati e non grazie alla tortura come asserito dall’Agenzia intenta a fornire al Senato la lista dei vantaggi prodotti dall’impiego di torture e altre pratiche sommamente illegali.

CAMBIA QUALCOSA? –  Il rapporto, ancora segretato, ma già ampiamente discusso, racconta di ufficiali disgustati che hanno lasciato il servizio in dissenso con quello che avrebbero dovuto fare o a cui avrebbero dovuto assistere, di un metodo di tortura inedito e praticato in Afghanistan che consiste nell’immersione del poveretto di turno in acqua ghiacciata e altre piacevolezze, illuminando l’universo delle prigioni segrete e mettendo nei guai la CIA, che ha sempre fatto quello che ha fatto perché l’ipocrisia del Senato accettava per buoni rapporti che qualsiasi lettore dei giornali sapeva essere maldestre difese d’ufficio che non avrebbero retto a uno scrutinio più severo, che sembra arrivare solo ora.

LA TORTURA NON SERVE A NIENTE – Sottoporre a waterboarding per 83 volte Abu Zubaida o a più di cento un altro pericoloso qaedista non ha aggiunto informazioni a quante non ne avessero già rivelate nel corso d’interrogatori normali, ma si sa da tempo che la tortura non ha alcuna efficacia e non consente di ottenere informazioni più certe o più veloci dai torturati, la casistica è ampia e chi giustifica la tortura ammettendo che sia lecito, ad esempio, torturarne uno per salvarne 100, non tiene conto del fatto che torturare l’uno non sposterebbe le probabilità di sopravvivere di quei cento. Ovviamente non è che alla CIA queste cose non le sappiano, le stesse torture erano già descritte sui manuali editi dall’agenzia negli anni ’70, ma evidentemente qualche cowboy all’indomani dell’undici settembre ha proposto l’adozione di questi sistemi e qualche altro li ha autorizzati e difesi a lungo, prima negandone l’esistenza, poi invocando le mele marce, poi che non sono vere torture, le cavallette, non è stata colpa mia…!

Share this article