La delirante teoria “esoterica” sposata dall’ex 5 stelle sul triplice omicidio di Motta Visconti
17/06/2014 di Redazione
Motta Visconti, un piccolo centro abitato della provincia di Milano, nei giorni scorsi è stato scosso da un terribile fatto di cronaca: Cristina Omes, 38enne, e i suoi due figli Giulia, di 5 anni, e Gabriele, 20 mesi di età sono stati uccisi da Carlo Lissi, marito della donna e padre dei due bambini. L’omicida ha ammazzato moglie e figli e poi è andato a vedere la partita della nazionale da amici. Infine è tornato a casa, ha finto di scoprire i cadaveri e chiamato i soccorsi, il tutto perché si era invaghito di una collega che però non rispondeva alle sue avances. Bartolomeo Pepe, ex senatore 5 stelle passato al gruppo misto dice la sua sul terribile fatto di sangue riportando su Facebook un delirante post di Paolo Franceschetti.
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IL POST DI PEPE – Pepe sposa la teoria di Franceschetti secondo la quale quello di Motta Visconti sarebbe un “omicidio rituale di matrice esoterica” e vi sarebbero degli indizi che darebbero validità a questa tesi, a partire dal nome della madre uccisa “Cristina Omes, anagramma della vicenda Mose che si svolge a Venezia”, fino ad arrivare a quello del posto in cui si è consumata la tragedia “Motta Visconti, come quel Visconti che fece Morte a Venezia”. Secondo quanto si apprende dalle parole di Franceschetti riportate dal Senatore Pepe “prima o poi, incastreranno il padre oppure un pazzo isolato che magari confesserà; nonostante l’arma del delitto sia scomparsa, nonostante mancherà il movente, nonostante tutto” e che quindi “non si incastrerà il colpevole ma solo colui che appare l’indiziato più probabile, evitando accuratamente altre piste che invece, a chi mastica un po’ di esoterismo, appaiono evidenti a vista d’occhio”.
(Photocredit: Roberto Monaldo/LaPresse & Facebook/bartolomeo.pepe)