La madre di una vittima del Bataclan vuole denunciare il Belgio (tutto)
19/01/2016 di Redazione
La madre di un avvocato francese morto nell’assalto del 13 novembre scorso alla sala concerti Bataclan di Parigi ha accusato il Belgio di negligenza e promesso che porterà lo Stato belga in tribunale. Molti dei jihadisti responsabili della strage provenivano infatti da Bruxelles e Nadine Ribet-Reinhart ritiene che le autorità belghe avrebbero dovuto agire prima contro di loro. “Tutti ormai conoscono il nome del comune di Molenbeek. Che cosa ha fatto lo Stato belga prima? Processi in contumacia? Sfilate? Possibile che non siano riusciti a identificarli prima e comprendere le ramificazioni, che si trovino solo dopo che ci sono stati 130 morti, feriti e famiglie decimate?” ha detto la donna a BFM-TV ricordano l’arresto lunedì in Marocco di un terrorista belga-marocchino legato al gruppo che ha colpito Parigi. “Questa si chiama inerzia, e sulla scia di tale inerzia ci sono famiglie decimate e bambini che non nasceranno mai”, ha aggiunto Nadine che ha promesso battaglia in nome del figlio 26enne Valentin: “Noi, la sua famiglia, con Eva (la sua fidanzata rimasta ferita al Bataclan, ndr), andremo fino in fondo”.