Il bambino sbranato dai licaoni

05/11/2012 di Alberto Sofia

Un bambino di due anni è morto ieri, allo zoo di di Pittsburgh, dopo essere caduto da una ringhiera. Sua madre lo aveva messo in cima per vedere una muta di licaoni, i cani africani dipinti, che si è avventata contro su di lui, così come ha dichiarato la polizia subito dopo l’incidente. Lo riporta il Washington Post. Le cause della morte non sono ancora chiare: “Stiamo verificando se il decesso è avvenuto a causa della caduta da 11 piedi di altezza (circa 3,3 metri, ndr) o per l’attacco degli animali”, ha spiegato Barbara Baker, presidente e CEO del parco.

UN TRAGICO INCIDENTE – Quando il ragazzo è caduto, gli altri visitatori hanno subito avvertito i membri del personale.Molti dei cani sono stati allontanati, ma la polizia è stata costretta a sparare contro uno di loro, molto aggressivo, che si era lanciato contro il bambino. Ma non è bastato per salvare il ragazzino. Lo zoo è stato chiuso subito dopo l’incidente: non è ancora chiaro quando riaprirà. Le autorità non hanno rilasciato subito il nome del bambino o della madre: la donna, di 34 anni, vive a Pleasant Hills, alle porte della città. Il padre del ragazzo è arrivato sulla scena poco dopo l’incidente, come ha spiegato la polizia.

GLI ANIMALI–  I cani, di origine africana, assomigliano a cani domestici di medie dimensioni: La loro corporatura è simile a quella delle iene: possiedono zampe lunghe, una testa robusta con orecchie grandi, larghe ed arrotondate. Le loro dimensioni variano da 2 a 2 piedi e mezzo di altezza (tra i 60 e 70 centimetri): in base alle diverse famiglie, pesano tra i 18 e i 27 chilogrammi. Sono noti anche come cani da caccia e per il loro mantello maculato, tanto da essere chiamati “cani e lupi dipinti”.

LA GABBIA –  Nello zoo di Pittsburgh vivono di solito in un’area di 1,5 acri, chiamata “Painted Dog Bush Camp”, proprio per le caratteristiche del mantello dipinto. Una zona  che fa parte di una campagna aperta, che richiama la savana africana, dove vivono anche elefanti e leoni. I visitatori possono visitarla a piedi, passeggiando su un ponte coperto sui lati dalle vetrate, ma aperto davanti. Ed è lì che si trova la ringhiera dalla quale è caduto il ragazzino.  I funzionari dello zoo hanno ricordato come tra la gabbia dei cani e la ringhiera vi fosse anche una barriera: progettata però per catturare piccoli oggetti come le macchine fotografiche. E, certamente, non in grado di proteggere gli esseri umani dal rischio cadute.

I PRECEDENTI – Non è però la prima volta che i licaoni creano problemi all’interno dell zoo. Nel mese di maggio, alcuni dei cani strisciò sotto una recinzione e riuscì a scappare in una parte della mostra di solito chiusa al pubblico. In quell’occasione, lo zoo rimase in isolamento per circa un’ora per precauzione. Mai però era successo un incidente così grave.

LE INDAGINI – La polizia e il medico legale dell’ufficio della contea di Allegheny stanno portando avanti le indagani. Nessuna decisione è stata però ancora presa sul futuro della mostra. I cani erano nati nello stesso zoo nel 2009. Cinque dei cuccioli erano allora sopravvissuti dopo la morte della madre, a causa della rottura dell’utero. Non sono animali molto fortunati: il tasso di mortalità per i cuccioli dipinti è del 50 per cento. Ora, dopo l’incidente, il rischio è che quella del 2009 resti l’ultima cucciolata ad essere ospitata dentro lo zoo.

 

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