La truffa dei furti nei pacchi sbarca alle Iene
06/03/2015 di Redazione
Immaginate di vendere un cellulare e immaginate che il pacco vi ritorni indietro (a causa dell’indirizzo destinatario errato) con però non dentro l’oggetto della compravendita bensì un paio di pietre. Ed immaginate che, caso voglia, all’interno della scatola ci sia un indizio: il giro, ovvero il documento di chi tecnicmaente controlla e smista tale pacco. Le Iene si occupano di un caso che può colpire diversi italiani e con l’inviato Casciari è andato ad indagare al corriere indicato dal mittente. Scoprendo strane anomalie.
Il pacco tornato indietro è stato decisamente aperto e la merce rubata. Il sospetto però che c’entri il corriere piuttosto che il fantomatico destinatario è alto. Non solo. Anche perché Francesco, il ragazzo che ha tentato di vendere un telefono da 617 euro, si è fidato: pagamento a contrassegno e corriere di fiducia. «Il corriere esce in via del Gallittello 613, ma non trova nessuno. Il pacco rimane din giacenza e torna indietro con dentro non più il cellulare ma una pietra».
Pacco identico, sigilli intatti ma c’era un taglio anomalo sotto la bolla di spedizione. All’interno (probabilmente finito per sbaglio) il documento giro. Un foglio riservato che il capo magazziniere consegna al dipendente per la spedizione. «Mi sono rivolto ai Carabinieri del posto però se ne sono completamente lavati le mani. Non sono intervenuti», sottolinea Francesco. Mauro Casciari va a trovare il corriere in questione e il titolare della filiale, dopo vari rinvii davanti al desk accoglienza, si dilegua in macchina. Con tanto di inseguimento.
E di accompagnatore:
L’inseguimento finisce davanti alla caserma dei Carabineiri dove il titolare del corriere si rifugia. Lui entra. Le Iene aspettano fuori.
Dopo ore di attesa la iena riesce ad ascoltare la conversazione tra l’uomo e gli agenti dove emergono indicazioni sul da farsi:
LE IENE , IL PACCO E IL TRISTE EPILOGO – Il titolare non rilascia nessuna intervista seguito a distanza ravvicinata dal misterioso uomo che seguiva la troupe delle Iene. «Chiudi lo sportello – gli suggerisce l’amico – che per legge sai che non puoi…». «Mi pare ci sono in corso delle indagini», sottolinea il titolare. «Se lei sa chi ruba lo dica ai Carabinieri, io non posso indagare». Le Iene, a chiusura del servizio, vanno a consegnare il pacco nell’indirizzo in cui era destinato il cellulare da oltre 600 euro. Ci trovano un negozio. E ovviamente nessun Francesco Troiano.
«Uno che maneggia scatole di un corriere può farsi ordinare sotto falso nome tutto ciò che vuole. Farsi mandare qualcosa a un indirizzo inesistente, vicino a casa sua e chiedere a chi spedisce, l’utilizzo della ditta spedizione proprio per cui lavora». Il gioco, spiega la Iena, è fatto. A rovinarlo erò stavolta un foglio. Un documento che, in una scatola che doveva rimanere intatta, non doveva finire lì.