La violenza infinita in Messico

25/05/2012 di Maghdi Abo Abia

IMPEGNO INUTILE – In queste righe abbiamo quindi riassunto la situazione passata e presente della guerra della droga in Messico. Ogni cartello ha una sua milizia preparata con tecniche militari il cui obiettivo è quello di annientare i nemici. Nonostante l’impegno del Governo i cartelli si muovono, agiscono, si vendicano in totale libertà e lo Stato, per quanto s’impegni, spesso è costretto ad assistere impotente al massacro. Nello scorso numero de “L’internazionale” venne pubblicata una storia relativa a un macabro ritrovamento diventato ormai normale nella società messicana.

MORTI SU MORTI – Lo scorso 13 maggio sono stati trovati a Monterrey, nel nord del Paese, 49 corpi mutilati privi di testa, mani e piedi. Il 9 maggio vennero rinvenuti altri 18 corpi mutilati chiusi dentro alcuni veicoli abbandonati a Guadalajara. La settiaman prima vennero trovati a Nuevo Laredo nove corpi impiccati penzolare da un ponte e 14 teste chiuse in diverse borse frigo piazzate davanti agli uffici del governo locale. Una carneficina all’apparenza senza senso ma che letta nell’ottica dell’attività dei cartelli denota la volontà di “marchiare” il territorio avvertendo allo stesso tempo gli avversari. “Questa è zona nostra. Attenti”.

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