Lady Diana, a 20 anni dalla morte il ricordo della principessa triste
31/08/2017 di Redazione
Era il 31 agosto 1997 quando “Lady D.”, principessa del Galles, scompariva tragicamente in un incidente stradale sotto il tunnel dell’Alma a Parigi. Sono trascorsi ormai 20 anni dalla morte di Lady Diana ma non diminuiscono le domande scomode sulla sua vita ed è ancora forte nell’immaginario popolare il ricordo della principessa triste.
Aveva solo 36 anni e stava finalmente rimettendo assieme i pezzi della sua vita dopo le sofferenze che avevano caratterizzato gli anni del suo matrimonio con Carlo d’Inghilterra e la relazione extraconiugale con Camilla. Era finalmente libera di vivere come desiderava, era attiva nel ruolo di ambasciatrice umanitaria e riusciva a trascorrere molto più tempo con i figli William e Harry. Nessuno poteva immaginare che la vita della principessa più amata al mondo, la donna che ha cambiato l’idea di principessa nell’immaginario collettivo, sarebbe finita così tragicamente. O forse si?
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Diana, Carlo e Camilla: il triangolo reale
Diana Spencer era molto giovane quando sposò Carlo, il 29 luglio 1981, dopo solo un anno di saltuarie frequentazioni. Da quel momento la sua vita non è mai stata molto felice: il matrimonio, da sempre troppo affollato, è stato per lei causa di disagi psicologici, attacchi di panico, bulimia e vari tentativi di suicidio. L’indole irrequieta, la voglia di essere libera dalle pressioni imposte dal suo ruolo, l’avversione della regina Elisabetta e il rapporto con la sua antagonista in amore, Camilla Parker
Diana sulla rivale in amore: «Lei mi terrorizzava. Mi sono avvicinata e ho detto: ‘So quello che succede tra te e Carlo e volevo solo che lo sapessi. Voglio mio marito. Mi spiace, vi sto tra i piedi e per voi due sarà un inferno. Ma so quello che succede. Non trattarmi da idiota».
Nemmeno la regina Elisabetta le avrebbe mai fornito grande conforto. Queste le parole che avrebbe pronunciato di fronte una Lady Diana disperata per il suo matrimonio: «Non so che cosa potresti fare, Carlo è senza speranza».
Dopo il divorzio, ufficializzato nel 1996, Diana perse il titolo di Altezza Reale assumendo quello di Diana, Principessa di Galles, e si ritirò dalla vita pubblica, continuando a dedicarsi alle iniziative sociali.
Lady Diana e Dodi Al Fayed: amore vero o passione estiva?
Secondo le rivelazioni di persone all’epoca a lei vicine, il vero amore di Diana fu quello per Hasnat Khan, stimato chirurgo di origine pakistana conosciuto durante la visita ad un ospedale di Londra. Lady Diana era follemente innamorata di quell’uomo e desiderava sposarlo nonostante le differenze culturali. Differenze che il medico non riusciva a superare, preoccupato soprattutto dalla possibilità di una vita costantemente sotto i riflettori, e per le quali pose fine alla storia, dopo un ultimatum di Diana. Solo dopo la fine di questa relazione Diana cominciò a frequentare Dodi Al Fayed, nel tentativo – forse – di rendere geloso Hasnat o semplicemente di dimenticarlo. Secondo Michael Gibbins, ex segretario privato della principessa, lei non amava davvero l’imprenditore egiziano: «A essere sincero, credo francamente che volesse solo passare una deliziosa estate alle spese di qualcun altro». Eppure quello con Dodi verrà ricordato per sempre come l’amore fatale della principessa d’Inghilterra.
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L’incidente di Lady Diana
A distanza di anni, la morte di Lady Diana resta per molti un mistero irrisolto. Le rivelazioni che mesi prima Diana avrebbe fatto sul timore di essere uccisa proprio in un incidente stradale architettato dall’ex marito e la scomparsa sospetta di alcune persone a lei vicine, sono solo alcuni dei tasselli che compongono il quadro di chi crede che sia stato un complotto per ucciderla piuttosto che ad un tragico incidente.
Quella notte di agosto Diana e Dodi stavano ‘scappando via’ dall’hotel Ritz, di proprietà di al-Fayed padre, magnate egiziano ed ex proprietario dei magazzini Harrods, per liberarsi della folla di paparazzi assiepata davanti l’albergo. Con l’obiettivo di dirigersi ad un appartamento della famiglia al-Fayed, la coppia sale sul sedile posteriore di una Mercedes guidata da Henri Paul vicecapo della sicurezza del Ritz – poi risultato ubriaco e sotto l’effetto di farmaci antidepressivi – mentre accanto a lui
sedeva la guardia del corpo Trevor Rees-Jones.
Per seminare i fotografi, la Mercedes corre a più di 110 km all’ora in un punto in cui il limite è di 70, per poi sbandare e schiantarsi contro il tredicesimo pilone della galleria. Paul e al-Fayed muoiono sul colpo. Diana respira ancora quando arrivano i primi fotografi, morirà in ospedale alle 4. La guardia del corpo, il solo ad indossare la cintura di sicurezza, sarà anche l’unico a sopravvivere al terribile incidente.
Nonostante il conducente fosse ubriaco, quell’automobile non avrebbe dovuto essere in circolazione perché disposta alla rottamazione, e la velocità era decisamente sopra i limiti, ancora oggi molti pensano ad un incidente premeditato.
Mohammed al-Fayed, padre di Dodi, continua a sostenere la tesi di uno schianto orchestrato dai Windsor per uccidere Diana perché in attesa di un figlio da Dodi, un fratellastro islamico che sarebbe stato un pericolo per il futuro erede al trono. Secondo un agente dismesso, sarebbero stati in particolare i servizi segreti britannici a causare l’incidente, abbagliando l’autista con un raggio laser per fargli perdere il controllo della vettura.
“Manovra Reale” o incidente stradale, le immagini di quella automobile accartocciata resteranno nella memoria di tutti.
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La tomba di Lady Diana oggi
Per il ventesimo anniversario della sua morte i figli William e Harry hanno deciso di far erigere una statua in onore della madre a Kensington Palace «per riconoscere il suo impatto positivo nel Regno Unito e nel mondo». Un simbolo importante per onorare una principessa tanto amata dal popolo e mai dimenticata. Cosa che non si poteva invece dire della tomba in cui riposa da 20 anni, fino a poco tempo fa completamente abbandonata, ricoperta di foglie ed erbacce.
La tomba di Lady D., chiusa al pubblico, si trova Northamptonshire, su un’isola in mezzo alla natura, nella volontà della famiglia di ricongiungere la donna alla madre terra. Dopo la denuncia fatta lo scorso anno dallo chef personale di Diana, Darren McGrady, sullo stato di incuria in cui si trovava la lapide, l’isola è stata recentemente ripulita e i figli della principessa hanno partecipato ad una cerimonia privata per dedicare la ristrutturazione a quello che sarebbe stato il 56°compleanno della madre.
Tra le altre iniziative per il ventennale della morte di lady Diana, sarà aperta nelle sale di Kensington Palace una mostra coi suoi abiti più belli – “Diana: Her Fashion Story” – per ricordarla, oltre che come indimenticabile principessa, anche come icona di stile degli anni ‘90.
(Credit Image: © KEYSTONE Pictures USA/ZUMAPRESS.com)