L’azienda farmaceutica che ti dava medicine marce

ALTRI PRODOTTI – Il Farmacista, in una comunicazione del 27 febbraio, aggiornò la lista di medicinali da ritirare, inserendo anche: DOMUTUSSINA sciroppo 15mg/5 ml (150ml), AIC 025517018, ditta PROGEFARM S.r.l; – FLOGOFENAC RETARD 21 capsule 100 mg, AIC 025536020 e FLOGOFENAC GEL 1% g 50, AIC 025536044; SANIFOLIN 10 compresse 15 mg, AIC 027683010, ditta FAR.G.IM; – SODIO CLORURO 0,9% flacone 100 ml, lotto n. F2A141, scadenza 01/2015, ditta SALF SpA. Ricordiamo sempre che le ditte dovranno ritirare medicinali non prodotti da loro, bensì dalla Ecobi.

LA LEGGE – I Nas avevano comunicato all’AIEA la situazione della Ecobi già il 20 febbraio 2012, come testimoniato dall’incartamento ufficiale. L’autorizzazione alla produzione di medicinali da parte dello Stato alla Societa’ Farmaceutici Ecobi S.a.s. venne sospesa il 10 novembre 2010 con il provvedimento dell’Aiea aM-168/2010. Nonostante la sospensione questa ha continuato nella sua attività in assenza dell’autorizzazione alla produzione e all’importazione, sia per il mercato nazionale sia per quello internazionale. I farmaci di Ecobi venivano distribuiti in Vietnam, Thailandia, Yemen, Libano, Kosovo, Albania e Corea, anche se non viene specificato di quale si tratti. Ecobi nel suo atteggiamento ha violato quattro articoli del decreto legislativo 219/2006, “Attuazione della direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di modifica) relativa ad un codice comunitario concernente i medicinali per uso umano, nonche’ della direttiva 2003/94/CE”. Più specificatamente, sono stati violati gli articoli 50 e 55, relativi rispettivamente alla produzione e all’importazione e agli obblighi derivanti dagli articoli 51 e 52, relativi alla produzione, al confezionamento e commercializzazione dei prodotti

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