«Le ho contagiate per incoscienza»: la difesa di Valentino T.
23/01/2016 di Redazione
Valentino T è Valentino Talluto. Messaggero e Corriere Roma riportano per primi il suo nome, perché l’esigenza di tutelare la privacy dell’indagato è stata ritenuta recessiva rispetto alla necessità di far emergere il maggiore numero di vittime, secondo gli ambienti giudiziari che alla fine lo avrebbero sdoganato. E’ lui l’uomo che ha infettato 32 donne, per ora, con l’Hiv.
VALENTINO TALLUTO E L’INCOSCIENZA
E sui giornali, le prime indiscreazioni sulla sua difesa, sul Messaggero
«Sono stato un incosciente». Valentino Talluto non ha probabilmente una grande dimestichezza con il senso delle parole se, dopo aver consapevolmente infettato col virus dell’Hiv numerose partner, arriva a definire il proprio comportamento come dettato dalla semplice imprudenza […]Talluto, trent’anni, un lavoro da impiegato, non se l’aspettava di essere considerato un mostro. Tutt’al più uno sbadato. «Ne’ volontà di fare del male. Ne’ sfregio». Alla domanda esplicita degli investigatori: «Aveva questo virus, ma lei non lo sapeva che si può trasmettere per il contagio attraverso rapporti sessuali?», Valentino ha risposto in maniera laconica: «Sì, lo sapevo. Infatti ho sbagliato. Purtroppo ero giovane, incosciente, non avevo una famiglia dietro, quindi, ho sbagliato».
Sbagliato con decide di donne, anche conosciute in chat:
«Quando mi hanno riscontrato il virus», ha dovuto ammettere l’indagato con gli investigatori, «mi hanno detto che era un virus che si poteva trasmettere sessualmente..». Da qui la conclusione ribadita dai giudici del Riesame, presidente Gian Luca Soana, che ne hanno respinto la scarcerazione: «La condotta complessiva di Talluto dimostra come abbia intenzionalmente voluto trasmettere il virus dell’Hiv ad una molteplicità di donne». Aggiunge poi il collegio: «Assumendosi anche il rischio che queste infettassero i loro futuri partner e sviluppassero la malattia o comunque patologie proprie di chi è sieropositivo e non si cura, come la polmonite».