Cosa ci fanno dei Buddha giganti sul tetto?
21/01/2014 di Redazione
A Jinan, capitale della provincia cinese di Shandong, un ristoratore è stato costretto a rimuovere due enormi statue di un Buddha nudo che aveva fatto costruire per pubblicizzare la sua attività. Le due statue di grosse dimensioni, in particolare, erano spuntate lungo le pareti esterne del ristorante e rappresentavano due uomini grassi durante e dopo aver scavalcavato le mura dell’edificio per conquistare le prelibatezze preparate all’interno.
LA PROTESTA SUL WEB – La trovata che non è affatto piaciuta ai religiosi più ferventi, tanto che sul web è scoppiata una accesa polemica che ha subito convinto il proprietario alla rimozione delle statue. I più critici hanno fin da subito fatto sentire la propria voce definendo i due Buddha nudi irrispettosi delle tradizioni del paese costringendo il ristoratore a rimuoverli, domenica scorsa, poche ore dopo l’installazione.
L’OMAGGIO AL PIATTO – Le due statue volevano essere un omaggio al Fo Tiao Qiang, ovvero al Buddha che salta le mura, un famoso piatto del Fujian, che, secondo una leggenda della dinastia Qing, avrebbe attratto così tanto un monaco buddhista al punto da costringerlo ad abbandonare il vegetarianismo e a scavalcare le mura del monastero (allo scopo, appunto, di gustare il piatto). Una delle due statue rimosse mostrava un Buddha appeso alle mura, l’altra mostrava invece il busto di un secondo Buddha in attesa con le mani unite sul tetto.
LE SCUSE – «Sono scoppiato in lacrime quando ho visto il Buddha scavalcare il muro», ha raccontato alla stampa un monaco di nome Miaoming, del monastero di Beihai, nella provincia Guangxi. «Come mai una nazione con storia millenaria ha così poco rispetto della propria cultura». Il ristoratore, Li Tsui, si è difeso invece così: «Non volevo offendere nessuno. Volevo solo pubblicizzare un piatto».