Lima, la città dei tramonti sull’oceano
04/01/2011 di Mariachiara Ventura
Seconda puntata del reportage dal Peru, il paese delle Ande: scatti, persone, strade e immagini dalla capitale dello Stato sudamericano.
Quasi perennemente coperta da una coltre di nubi plumbee, Lima non è una città come quelle a cui siamo abituati noi Europei: ogni quartiere, se non addirittura ogni strada, è un mondo a sè, e per questo vale la pena descriverli separatamente. Ci sono però degli aspetti che li accomunano e ci danno una prima infarinatura della cultura urbana peruviana. Con i suoi quasi nove milioni di abitanti, Lima è chiaramente una città trafficata, ma non è solo questo che la rende un incubo per il guidatore più esperto…I Limegni sono infatti noti per non tenere molto in considerazione il codice della strada e non è un’esagerazione dire che ogni volta che,da pedone, la si cerca di attraversare, si mette in pericolo la propria vita! Oltre a guidare con velocità non sempre adatta alle condizioni della strada e del traffico, I limegni non fanno generalmente uso delle frecce e si tagliano la strada senza complimenti.
IL TRAFFICO – Questo succede soprattutto tra I bus abusivi e I taxi, che, per sottrarsi clienti l’uno con l’altro, si superano continuamente e si fermano in mezzo alla strada per raccogliere passeggeri senza dare preavviso. Infatti, avvistato un potenziale cliente, taxi e bus cercheranno di richiamare la sua attenzione suonando il clacson e fermandoglisi accanto, dovunque si trovano. I taxi costano pochissimo (di solito sei soles, poco più di tre dollari, per un viaggio di un quarto d’ora) e il prezzo va contrattato prima di salire, in base alla destinazione. Se non siete soddisfatti, potrete prendere un altro taxi tra quelli che si sono fermati dietro di voi impazienti di offrirvi un prezzo migliore, mentre contrattavate.
IL CIBO – Sembra incredibile, ma, in quanto a cultura culinaria e amore per il cibo, I peruviani sono degli ottimi rivali per gli italiani. Del resto, le materie prime non mancano (abbondanza di pesce, frutta tropicale e più di 100 tipi di patate!) e dopo aver subito influenze asiatiche dalla cucina giapponese e da quella cinese (che si è addirittura fusa a quella peruviana dando origine alla cucina Chifa), negli ultimi anni c’è stata una rivalutazione della cucina peruviana grazie al cuoco Gaston e a sua moglie Astrid, proprietari di diversi ristoranti di lusso nel paese e, nelle zone montane, dell’invenzione della cucina Nuova Andina, una sorta di nouvelle cuisine ispirata alla cucina tradizionale. Tra I piatti più conosciuti il ceviche, pesce crudo marinato nel lime e nel peperoncino, il lomo saltado, riso con carne di vitello patate e peperoni, e l’aji relleno, un peperone piccante ripieno, senza dimenticarsi del cuy frito, ossia carne di porcellino d’india, considerata una vera prelibatezza! Ma la vera sorpresa sono I fast food: l’amore per il cibo è così radicato che I fast food vengono sottoposti a rigidi controlli e la carne utilizzata, anche da Mc Donald’s, è di qualità ottima. Moltissimi poi I dolci, la maggior parte a base di manjarblanco, una specie di caramello estremamente dolce, che li rende a volte ostili al palato europeo…
I LIMEGNI : CHOLI E PITUCCHI – Al contrario di quanto si possa immaginare, la società peruviana è molto chiusa e questo è visibile soprattutto a Lima, dove convivono ricchi, poveri e stranieri. La distinzione è già chiara dal punto di vista fisico: gli esponenti della upper class peruviana, I cosiddetti “pitucchi” sono magri, alti e soprattutto chiari di pelle. Hanno cognomi spagnoli, olandesi e a volte italiani, e al contrario di quanto si possa pensare quando li si vede divertirsi ad un party nelle pagine centrali del magazine nazionale di lifestyle “Cosas”, sono peruvianissimi, ma di origini europee. Tra le pagine vediamo gli adulti partecipare a balli e galà di beneficienza, e I loro figli, I rampolli peruviani, organizzare feste di addio quando se ne vanno a studiare In un prestigioso college statunitense e se non ci ricordassimo di essere a Lima e non a Roma ci sembrerebbe di sfogliare l’ultimo numero di Parioli Pocket. A ricoprire le posizioni più basse e a popolare le strade della città (I pitucchi si possono trovare soprattutto chiusi nei loro grandi appartamenti, nei prestigiosi club sportivi sulla costa o a fare shopping a Miami), I discendenti della popolazione inca: scuri di carnagione, capelli lisci e fisico non slanciatissimo, spesso sorseggiano un’Inka Cola, la popolarissima bevanda color giallo fosforescente dal sapore di bubblegum. Lima è divisa in 43 distretti o municipalidades, ciascuna con il proprio sindaco, fondate tra il 1500 e gli anni 30 del XX secolo. Mentre alcune zone sono assolutamente off-limits per stranieri e non residenti, queste sono le user-friendly.
MIRAFLORES – Piena di grattacieli, si affaccia sull’oceano dall’alto dei malecon, alte scogliere sabbiose un tempo verdi e piene di vegetazione e ora più aride per la deviazione dei rivoli che le irrigavano che è stata necessaria per la costruzione della strada che costeggia il mare. Miraflores, con I suoi centri commerciali di alto livello e I “mercatini inca”, è il quartiere dove si concentra il turismo, ma anche un popolare centro residenziale, caratterizzato dai curatissimi giardini che, a causa dell’aridità del clima, necessitano giornalmente di parecchi litri d’acqua.
SAN ISIDRO – Più esclusiva di Miraflores, San Isidro è la sede di molti uffici, hotel di lusso e residenze dei più facoltosi, in moderni grattacieli che affacciano sul parco del golf o nelle antiche “casone” circondate da bellissimi giardini pieni di fiori coloratissimi.E’ inoltre il quartiere della Avenida Conquistadores, la 5th Avenue Limegna, dove si trovano moltissimi negozi peruviani come anche americani ed europei.
BARRANCO – Detto anche il quartiere degli artisti,con i suoi bar e ristoranti all’aperto è l’area dove si concentra la vita notturna limegna. Precedemente una località a sé, dove gli abitanti di Lima venivano in villeggiature, Barranco è famoso per il suo “ponte dei sospiri” e la “bajada”, una discesa che porta fino al mare.
IL CENTRO – La municipalidad di Lima è quella che comprende il centro storico della città, e si sviluppa intorno alla famosa Plaza de Armas, dove si trova la Cattedrale, che ospita la tomba del Conquistador Francisco Pizarro. Da qui è facilmente raggiungibile la zona di Chinatown, con il suo caratteristico mercado…un’unica raccomandazione: sebbene le pietanze vendute a pochissimo nei chioschi lungo la strada, come il ceviche, il pane di mais o i chicharrones di pollo, siano incredibilmente invitanti, non è una buona idea provarli, a meno che non si vogliano passare ore in bagno, colpiti dalla maledizione degli Inca! Lima è insomma una città confusionaria, trafficata, difficile, ma sicuramente da scoprire: i suoi tramonti sull’oceano sono imperdibili.