L’insegnante che mostra film erotici in classe
31/08/2011 di Redazione
Accade a un docente di un liceo scientifico di Merano
Un docente di un liceo scientifico di Merano sara’ processato per aver mostrato in classe delle immagini dal contenuto ose’. Dopo una segnalazione anonima di genitori, scrive oggi il Corriere dell’Alto Adige, il professore d’inglese e’ stato rinviato a giudizio per aver mostrato film in lingua inglese ‘ove vi erano scene di sesso tra uomo e donna e scene omosessuali’.
ACCUSE RESPINTE – Il docente respinge le accuse a spiega di aver fatto vedere i film ‘Elizabeth 1′ ed Elizabeth, the Golden Age’, come anche alcune puntate del film a episodi ‘Rome’. ‘Nella stessa biblioteca della scuola ci sono film dal contenuto erotico ben piu’ esplicito, come ‘Attrazione fatale’ e ‘Ultimo tango a Parigi’, solo per citarne alcuni’, cosi’ il professore al giornale. E non è la prima volta che accadono fatti del genere: Qualche tempo fa, un insegnante di un liceo di Phoenix, Arizona, è stato licenziato dopo che sul videoproiettore che stava usando per una lezione sono apparsi alcuni filmati pornografici. Secondo la ricostruzione, l’insegnante di fotografia aveva dato dei lavori di gruppo agli alunni, e mentre solo uno dei gruppi era rimasto in classe ha iniziato a scaricare filmati porno sadomaso e bondage, dimenticandosi però che il suo computer era ancora connesso al proiettore. Gli alunni che hanno assistito alla scena sono rimasti scioccati, non solo per il contenuto ma anche per la spudoratezza del professore, che sembra approfittasse in modo abbastanza sistematico del tempo dei compiti in classe e dei lavori di gruppo per guardare film porno alla cattedra.
E A TERAMO – Stessa cosa era successa qualche tempo fa in Italia:
Atti osceni: è il reato contestato ad un insegnante di una scuola media teramana accusato di aver fatto vedere sul computer dell’istituto foto e video pornografici ad una sua allieva di 14 anni. Il docente, un teramano di 55 anni che in questi giorni è assente per malattia, prossimamente potrebbe essere sospeso. Sembra, infatti, che gli inquirenti siano intenzionati a chiedere proprio questo provvedimento. Il caso, avvolto da uno stretto riserbo proprio per la giovanissima età della vittima, è venuto allo scoperto qualche settimana fa, quando i genitori della ragazzina hanno deciso di denunciare.