Lo stupro numericamente percepito
06/01/2014 di Massimo Zamarion
Leggo sul sito web de “La Stampa” che «secondo le statistiche, in India avviene uno stupro ogni 22 minuti e il primato degli orrori sulle donne appartiene proprio a New Delhi». Dal sottotitolo dell’articolo si capisce che per “stupro” deve intendersi ogni caso di stupro denunciato. Infatti nel prosieguo del medesimo articolo si può leggere che «nel 2012 i casi di stupro denunciati a New Delhi sono stati 1.439, il doppio rispetto all’anno precedente». Premesso che su certe statistiche non metterei nemmeno mezza unghia sul fuoco, nell’impossibilità di stimare passabilmente quanti siano i casi non denunciati e anche – in minor misura, certissimamente – i casi denunciati poi rivelatisi fasulli, vorrei invitarvi a seguirmi in un elementare ma doveroso ragionamento.
Ma c’è il caso di New Delhi. Quanti abitanti ha New Delhi, cioè Delhi, National Capital Territory of India, di 1.484 km²? E chi lo sa? Si va dai 12, ai 16, ai 22 milioni di abitanti. Prendiamo per buona la cifra più bassa. A Delhi ci sono in media 3,94 denunce di stupro al giorno (1.439 : 365 = 3,94). E alora faciamo zeqvente eqvazione zempre zekonto spirito tetesko: 12.000.000 (Delhi) : 3,94 = 60.000.000 (Italien) : x; x = (60.000.000 x 3,94) : 12.000.000 = 19,7 stupri eqvifalenti al ciorno in Italia. Aber… ze prentiamo cifra più alta apitanti Delhi (22.000.000) zi scente a 10,74 stupri eqvifalenti al ciorno in Italien.
Per farvi un’idea dell’orrore delle statistiche indiane dovete dunque pensare a questa cifra: 3 stupri denunciati ogni giorno in Italia. Mentre per l’inferno di New Delhi dovete pensare alla fantasmagorica cifra di 10-20 stupri denunciati ogni giorno in Italia. Già. Solo che nel 2012 l’ISTAT parlava di 4.800 denunce per stupro all’anno in Italia, ossia 13 al giorno. Con questo vogliamo forse dire che per la donna l’Italia sia un posto meno sicuro dell’India? No, con tutto il rispetto per gli indiani. Vogliamo solo dire che fortunatamente in Italia il 2014 è iniziato nel segno perfetto degli anni precedenti: dando o interpretando i numeri nella più melodrammatica spensieratezza.