De Magistris pronto a lanciare il suo Movimento nazionale: «In campo a Politiche e Amministrative»

31/12/2016 di Redazione

Luigi De Magistris è pronto al grande salto nella politica nazionale. In un’intervista rilasciata a Conchita Sannino per Repubblica Napoli il sindaco della città partenopea rivela che già alle prossime Elezioni Amministrative un suo movimento si presenterà in alcuni comuni importanti della provincia di Napoli. Il 2017 dovrebbe essere sostanzialmente l’anno «di un’espansione e consolidamento» della formazione «su vari livelli».

 

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LUIGI DE MAGISTRIS SI PREPARA ALLE POLITICHE

Nel 2018 potrebbe poi arrivare la partecipazione alle Elezioni Politiche. In ogni caso, ci tiene a precisare de Magistris, il primo cittadino non lascerà la guida della città:

Sindaco, parallelamente sta lavorando sul progetto Dema e dialogando con segmenti dei democrat. Quindi partecipa o no alle politiche?

 

«Se accadesse nel 2017, dico con sincerità di no. Già per il 2018, non posso escludere una proposta nostra e di altri attori, di politica dal basso. Ma ribadisco che io personalmente non lascio il Comune per candidarmi. Non a questo giro. In generale, però, non nego che ci sia un dialogo più proficuo con alcuni pezzi del Pd con cui abbiamo fatto un pezzo di strada sul No al referendum. Con Sinistra Italiana siamo già amici di governo. Siamo molto impegnati, questo sì, sul progetto politico a livello territoriale e nazionale: ma nel senso di un lavoro di puzzle tra movimenti come Dema e altri, dalla Val di Susa che è contro la Tav, alla Sicilia contro il Ponte, in difesa del paesaggio, per il lavoro e per i giovani. In quest’ottica coltiviamo dialogo e rapporti con amministratori campani e del Sud. E in primavera vogliamo misurarci in alcuni comuni in cui si vota, da Portici a Torre Annunziata a Sant’Antimo».

Luigi De Magistris parla di proposta alternativa al progetto di Giuliano Pisapia. E non è esclusa la sua candidatura alle Elezioni Regionali del 2020 per sfidare l’attuale presidente Vincenzo De Luca:

«A dire il vero, sono proprio gli altri che me lo chiedono. Parliamo del 2020, c’è davanti un tempo lunghissimo in politica: ora posso solo dire che effettivamente una coalizione anti De Luca va costruita e lo faremo. Poi un candidato andrà cercato e non sarà difficile, mentre sento di più, come onere e onore, il fatto che potrei essere più utile a correre come leader nazionale. E anche qui, con sincerità, devo riconoscere che candidarsi alla guida del paese non è fuori del mio orizzonte. Ma sempre dopo aver portato a termine il mio lavoro da sindaco. Una cosa è certa: scottati dall’errore del 2013, non mi interessa un’operazione che guardi a Roma giusto per strappare la pattuglietta di parlamentari».

(Foto di copertina da archivio Ansa)

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