Tutte le bufale dell’11 settembre

11/09/2013 di Mazzetta

Attack On World Trade Center

ARRIVA IL MOSSAD – Quella dell’intervento degli israeliani è un’ipotesi che non esclude l’autoattentato, piuttosto la rafforzerebbe spiegando l’apporto di manodopera qualificata e fidata, ma anche in questo caso si sono visti solo tentativi patetici di sostenere l’ipotesi, peraltro ancora ribadita con vigore dagli esponenti della galassia rossobruna, ma nessuna dimostrazione che andasse oltre deduzioni ardite o più semplicemente le balle. Quella degli ebrei che non c’erano nelle torri ad esempio piaceva tantissimo a un altro campione del genere, quel Maurizio Blondet che continuava a negare la presenza di ebrei tra le vittime anche a distanza di anni da quando la circostanza era stata smentita dall’elenco delle vittime e da qualche centinaio di famiglie di religione ebraica che piangevano i loro cari; peraltro l’antisemitismo di Blondet è noto e solido.

Meyssian con queste storie ha fatto la sua fortuna, meno di lui gli emuli, tanto che personaggi come Blondet hanno continuato ad alimentare fantasie fino al parossismo, tanto da arrivare a parlare di torri abbattute con mini-atomiche (copyright Wayne Madsen) e superare così di slancio persino quelli della termite. La bufala della termite è stata una delle più persistenti ed è nata dall’idea di qualcuno che ha proposto la tesi che le torri non siano cadute per colpa degli aerei, ma perché minate in precendenza e poi fatte saltare. Ipotesi difficilmente praticabile, che avrebbe richiesto molta manodopera e molto esplosivo, molto ingombrante. Ecco allora l’idea della termite, ideale per le travi d’acciaio delle torri gemelle, che non si sa bene perché, non sarebbe bastato distruggere colpendole con dei Boeing, bisognava essere sicuri che sarebbero cadute. Poco importa anche in questo caso che se lo scopo fosse stato quello di avere un casus belli, a Bush sarebbe bastato un aereo dirottato su una sola delle due torri, anche se questo fosse rimasta in piedi, me c’è chi fu chi la spiegò dicendo che le due torri “dovevano” cadere per ottenere l’effeto simbolico sufficiente, anche se gli stessi per sostenere la loro tesi citavano diversi casus belli molto discutibili sfruttati dagli Stati Uniti, tutti molto meno eclatanti, tanto che poi l’amministrazione Bush sarà constretta a rimediare alla mancanza d’iracheni nelle torri inventandosi la storia delle armi di distruzione di massa.

FISICA FOR DUMMIES – Per “dimostrare” l’ipotesi delle torri minate ci fu persino chi arrivò a sostenere che le torri sarebbero cadute con una velocità superiore a quella di caduta libera, che è una bestialità autoevidente. Minate o no, le torri non potevano che cadere alla stessa velocità, l’idea che comparando i video qualcuno abbia concluso che i detriti in caduta libera andavano più veloci, non può essere spiegata con l’ipotesi delle torri minate. Perché per superare tale velocità i detriti e le torri avrebbero dovuto essere investiti da una forza che li ha spinti dall’altro verso il basso, che non è il caso di un’esplosione interna ai grattacieli, anche se avesse interessato diversi piani.

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