Le comunali del M5S rischiano di essere un disastro
17/05/2017 di Redazione
Il M5S è il primo partito italiano secondo la maggior parte dei sondaggi. Dalla vittoria del No al referendum i 5 Stelle hanno stabilmente sorpassato il PD, anche se nelle ultime settimane la vittoria alle primarie di Matteo Renzi ha portato a una crescita dei consensi per il partito ora al governo. La forte crescita del M5S è stata testimoniata dalle comunali del 2016, quando per la prima volta sono stati conquistati da candidati grillini due importanti capoluoghi di regione, Roma e Torino, la prima e la quarta città italiana per popolazione. Nei ballottaggi 2016 il M5S è apparso imbattibile, sconfiggendo tutti gli avversari con cui si è confrontato, tranne una lista civica. Nel 2017 però i 5 Stelle sembrano destinati a una frenata che potrebbe anche esser disastrosa, come spiega un articolo de La Stampa di oggi. Le comunali si stanno rivelando un passaggio estremamente complicato per il M5S, che nelle principali città al voto è arrivato diviso e sfibrato da pesanti polemiche interne, finite con diverse scissioni a livello locale. Genova e Palermo sono le due città più importanti delle amministrative dell’11 giugno, ed evidenziano i numerosi problemi dei 5 Stelle. Nel capoluogo ligure, città dove Beppe Grillo è nato e risiede, ci sono ben tre liste che fanno riferimento al M5S. Solo una ha il simbolo ed è certificata dal blog di Beppe Grillo: il candidato sindaco è Luca Pirondini. Oltre a lui, corrono per la successione di Marco Doria Marika Cassimatis, l’esponente M5S che aveva vinto le comunarie sul blog ma a cui Grillo aveva tolto il successo, e l’ex candidato sindaco dei 5 Stelle nel 2012, Paolo Putti. A Palermo lo scontro interno ha portato Grillo e Casaleggio a valutare il ritiro del M5S, anche se poi ha prevalso la volontà di non danneggiare le regionali autunnali, dove il movimento è rilevato come il grande favorito per la vittoria. Il candidato dei 5 Stelle, Ugo Forello, è stato pesantemente indebolito dalle polemiche createsi sulla vicenda delle firme false delle comunali 2012. L’ala M5S che fa capo al parlamentare Riccardo Nuti de facto non sosterrà Forelo nella sfida contro Leoluca Orlando. Parma avrebbe potuto essere una grande occasione per il M5S: il sindaco uscente Federico Pizzarotti è stato il primo candidato del movimento a conquistare un capoluogo di provincia, nel 2012. Pizzarotti però è stato espulso e ora si presenta con una lista civica. I 5 Stelle, su diretta indicazione di Grillo, hanno candidato Daniele Ghirarduzzi, distintosi per la sua opposizione a Pizzarotti: una parte consistente del M5S in città è rimasto fedele al sindaco. A Verona, la più popolosa città veneta che va al voto, i 5 Stelle hanno fornito una rara prova di unità, candidando Alessandro Gennari, giovane imprenditore con un passato da rugbista. Il ballottaggio appare incerto, visto che la sfida sembra giocarsi tra il centrodestra e la lista civica della compagna del sindaco uscente, Flavio Tosi, espulso due anni fa dalla Lega Nord. A Padova invece il M5S è stato diviso da un altro scontro sulle comunarie. Il candidato che aveva vinto la competizione sul blog, Simone Borile, è stato confermato dopo un minacciato scontro legale che ha provocato una frattura tra gli attivisti locali. Tensioni osservate anche a Taranto, popolosa città pugliese, seconda per abitanti nella regione, anche se il candidato del M5S Francesco Nevoli sembra il favorito per la vittoria. Un unico successo nelle città principali che vanno al voto nelle amministrative 2017 sarebbe una magra consolazione. Senza polemiche interne i 5 Stelle sarebbero stati i probabili favoriti a Genova, a Palermo, e avrebbero riconquistato Parma tollerando le posizioni talvolta divergenti di Federico Pizzarotti.