Mafia Capitale: Corte dei Conti chiede 21 milioni di risarcimento

07/06/2016 di Redazione

Guai in arrivo per 21 persone tra amministratori, dipendenti pubblici o dipendenti di società in totale controllo pubblico, attualmente sotto processo a Rebibbia per ‘Mafia Capitale’. La Corte dei Conti chiede un risarcimento di quasi 21 milioni di euro a coloro che, a vario titolo, sono ritenuti responsabili di quel «quadro allarmante di sistematica violazione delle ordinarie regole della corretta e sana gestione della cosa pubblica capitolina», come è emerso dagli atti giudiziari.

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MAFIA CAPITALE: LA CORTE DEI CONTI BUSSA A EX DIRIGENTI AMA, EUR SPA E POLITICI PD

Si tratta di un invito a dedurre, atto che consente ai diretti interessati di replicare alle contestazioni contabili entro trenta giorni. Un documento che chiama in causa, tra gli altri, ex dirigenti Ama, come Franco Panzironi e Giovanni Fiscon, ex dirigenti di Eur spa, e poi ex funzionari del Dipartimento Ambiente e del Dipartimento Servizi sociali, l’ex presidente del Municipio di Ostia Andrea Tassone, ed esponenti politici come Daniele Ozzimo, Pierpaolo Pedetti, Giordano Tredicine, Luca Gramazio e Mirko Coratti. Secondo la relazione di oltre 20 pagine queste persone devono essere chiamate a rispondere davanti alla competente sezione giurisdizionale della Corte dei Conti dei «danni procurati a titolo doloso alle pubbliche finanze». Altra accusa riguarda le attività «finalizzate a facilitare l’aggiudicazione di gare a favore di soggetti economici appartenenti al sodalizio criminale ‘Mafia Capitale’, a concorrere alla formazione del consenso politico ed istituzionale necessario alla nomina/conferma ai vertici di singoli apparati amministrativi di soggetti graditi al sodalizio e viceversa per la rimozione di quelli non graditi e ad alterare, nel complesso, il regolare svolgimento dell’azione amministrativa in favore di interessi privati anche in settori amministrativi volti alla cura del disagio sociale ed economico».

 

(foto copertina ANSA)

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