Mafia Capitale, Massimo Carminati esulta alle richieste di condanna del pm
27/04/2017 di Gianmichele Laino
Le braccia al cielo. Massimo Carminati ha esultato quando il pm Luca Tescaroli ha letto le richieste di condanna per gli imputati nel processo di Mafia Capitale. Quando l’ex Nar è stato definito «delinquente abituale» ha sollevato al cielo entrambi i pugni chiusi. Poco prima, il pm aveva chiesto 28 anni di detenzione per Carminati, attualmente detenuto nel carcere di Parma in regime di 41 bis.
LE ALTRE RICHIESTE DI CONDANNA
È stata scelta la strada di proporre sentenze esemplari per gli imputati nel processo di Mafia Capitale. Non solo Carminati, ma anche Salvatore Buzzi, soprannominato il ras delle cooperative, ha ricevuto una richiesta di pena quantificabile in 26 anni e 3 mesi dopo la requisitoria che si è svolta nell’aula bunker di Rebibbia.
Poi, è stata la volta dei politici e dei tecnici. Per Luca Gramazio, ex consigliere prima al comune di Roma e poi alla Regione Lazio per il PdL, sono stati richiesti 19 anni, mentre per l’ex ad di Ama Franco Panzironi la pena proposta è di 21 anni di detenzione.
COSA SIGIFICA DEFINIRE MASSIMO CARMINATI «DELINQUENTE ABITUALE»
Massimo Carminati e ad altri 18 imputati del processo di Mafia Capitale sono stati accusati di aver fatto parte di «un’associazione di stampo mafioso operante a Roma e nel Lazio, che si avvale della forza dell’intimidazione derivante dal vincolo associativo e dalla conseguente omertà per compiere atti quali estorsione, usura, riciclaggio, corruzione dei pubblici ufficiali e acquisizione indebita di gestione e controllo di varie attività».
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Carminati, in quanto «delinquente abituale», dovrà scontare due anni in una colonia agricola o in una casa di lavoro. Complessivamente, per tutti i 46 imputati nel processo di Mafia Capitale sono stati richiesti 515 anni di carcere.
(FOTO: ANSA/GIUSEPPE GIGLIA)