Marcello Cimino, la commovente lettera delle figlie del clochard bruciato vivo
13/03/2017 di Redazione
Marcello Cimino, il clochard bruciato vivo a Palermo sotto un portico di una missione dei Cappuccini dove soggiornava, avrà oggi l’ultimo saluto dei suoi cari e conoscenti al funerale. Il servizio religioso sarà Saranno celebrato, alle 12, a Palermo, nella chiesa dell’Annunciazione del Signore, in via Verdinois. Ieri sera si è svolta una fiaccolata in sua memoria, molto partecipata. Era presente anche il sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando, insieme a diversi assessori. Particolarmente toccante è stato il momento in cui le due figlie adolescenti di Marcello Cimino hanno attaccato una lettera nel luogo dove è stato ucciso. Nella missiva, attaccato al muro dove si nota le tracce delle fiamme si legge un messaggio molto toccante.
Ciao vita mia del mio cuore! Permettimi l’ultima volta di salutarti. Non pensavo che ci lasciavi così presto. Non pensavo che finiva così. Mi manchi da morire vita mia… Anche se ne abbiamo passate tante, rimarrai il mio unico e vero amore, il mio Re! Io e mia sorella ti porteremo per sempre nel nostro cuore. Proteggici da lassù, ma soprattutto dacci la forza di andare avanti papà… Ti amiamo più di ogni altra cosa al mondo! Adesso sarai l’angelo più bello del paradiso. Ti amiamo angioletto nostro. Dai tuoi figli.
L’assassino di Marcello Cimino, Giuseppe Pecoraro, ha espresso il suo pentimento per l’uccisione del clochard. Il benzinaio di Palermo ha spiegato di aver agito in un raptus di follia, motivato dalla gelosia. Pecoraro, che conosceva Cimino, era convinto che insediasse la sua compagna, con cui aveva problemi sentimentali. La scelta di vivere da clochard di Cimino era molto recente, e non era conosciuta da tutti i suoi familiari. Uno dei suoi nipoti ha spiegato di non averlo appreso solo dopo la morte dello zio. Vincenzo Calascibetta ha rimarcato che se avesse saputo che Marcello Cimino viveva in quelle condizioni lo avrebbe convinto a dormire a casa sua.
Foto copertina: ANSA