Il fotoracconto poco serio dell’aggressione a Mario Draghi
16/04/2015 di Valentina Spotti
È una mattinata tranquilla all’Eurotower, il numero uno della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, sta illustrando i contenuti della riunione del direttivo della Bce quando una donna salta sulla scrivania e tira una manciata di coriandoli in faccia a Draghi, protestando a gran voce contro «la dittatura della Bce». Le immagini hanno fatto il giro del mondo, ma se è vero che l’essenziale è invisibile agli occhi, è altrettanto vero che i particolari più “gustosi” si nascondono nei piccoli dettagli. Dettagli catturati dagli obbiettivi delle decine di fotografi che, risvegliandosi dal torpore, hanno subito immortalato l’evento.
Dicevamo. È una mattinata tranquilla all’Eurotower, quando…
Fogli che volano, Draghi si prepara al peggio, Vitor Constancio si premura di non fare le orecchie ai fogli. L’unica veramente preoccupata è Christine Graeff, direttrice della comunicazione della Bce, che passa immediatamente al livello DEFCON 2…
Christine Graeff è sempre più preoccupata. Draghi tenta una mossa di karate. Da dietro spunta il gesto atletico del responsabile della sicurezza. (Constancio ormai i fogli li ha spiegazzati, pazienza).
Draghi capisce che non è il momento giusto per il karate. Così, memore di tutti quei pomeriggi passati a vedere Mila e Shiro, si sistema come Yogina Yokono quando doveva parare le poderose schiacciate di Tullia Kaido…
(È impossibile non restate affascinati dall’espressione tranquilla di Mario Draghi che, per quanto ne sapeva in quel momento, avrebbe anche potuto essere a un passo dalla morte). Lui è lì, serafico, come il gattino del famoso video:
Tutti si danno un gran daffare per fermare la contestatrice. Draghi è ancora cristallizzato nella “posizione Yokono”. Anche se per alcuni analisti si tratta più della famosa “quadratura Benji Price”:
“@Jovanz74: E il vincitore assoluto dei #DraghiUnderAttack meme è decisamente questo. pic.twitter.com/23F0bWaU9W” un po’ fdf di @xho
— abbacchiett (@Gio_Ebasta) 16 Aprile 2015
Ma andiamo avanti:
La contestatrice, che risponde al nome di Josephine Witt, trova un attimo di tempo per reinterpretare la scena madre del suo film preferito, sotto lo sguardo di disapprovazione del signore dietro che probabilmente Leonardo Di Caprio lo preferiva in The Aviator. La Graeff sta avvisando Obama via WhatsApp.
Lo sguardo di Christine Graeff: «Quel perizoma sarà di Victoria’s Secret?»
Draghi viene portato via, pare un po’ provato. Constancio, in primo piano, disapprova le ballerine della contestatrice, ma ha l’aria di chi ha gradito il fuoriprogramma…
Ridiculously Photogenic Protester. Che invidia per quelli che in fotografia vengono sempre bene. Anche quando due energumeni della Bce ti stanno trascinando via.
Mario Draghi dopo “l’attacco”, con un sorriso da Joker. «Tutto bene, dove eravamo rimasti?»
(Photocredit copertina: DANIEL ROLAND/AFP/Getty Images)