Il matrimonio gay arriva in Germania, Italia rimane unica grande nazione europea senza
28/06/2017 di Andrea Mollica
Il matrimonio gay arriva in Germania. Venerdì il Bundestag, il Parlamento tedesco, dovrebbe approvare le nozze egualitarie prima della pausa estiva che precederà le elezioni federali del 24 settembre. Una svolta piuttosto clamorosa, arrivata negli ultimi giorni, che renderà la Germania il quattordicesimo Paese europeo ad aver introdotto il matrimonio gay. Col sì, molto probabile, del Bundestag l’Italia rimarrà l’ultima grande nazione UE a non permettere alla comunità LGBT di sposarsi.
MATRIMONIO GAY IN GERMANIA
La Francia ha infatti introdotto le nozze egualitarie nel 2013, sotto la presidenza di François Hollande, il Regno Unito l’anno successivo grazie a David Cameron che ha portato parte dei Conservatori a votare con laburisti e liberali a favore del matrimonio gay. In Germania dovrebbe verificarsi una simile situazione. La Spd, i Verdi e la Linke voteranno in larga parte a favore, mentre un non esiguo numero di deputati del partito di maggioranza relativa, la Cdu/Csu di Angela Merkel, si uniranno a loro. La cancelliera ha lasciato, a sorpresa, liberà di coscienza sul matrimonio gay, così da parare l’offensiva lanciata da Martin Schulz per risollevare le sorti della sfida contro Merkel, che sembra già destinata alla sconfitta. L’apertura della leader ai matrimoni gay, non sostenuti ma neanche più fermati come in passato, ha lasciato piuttosto spiazzati numerosi parlamentari della Cdu/Csu, partito conservatore sui diritti civili, per quanto non così ostile come capita al centrodestra italiano ad esempio.
ANGELA MERKEL NON CONTRASTA IL MATRIMONIO GAY IN GERMANIA
La commissione Giustizia del Bundestag ha dato il via libera all’approvazione del matrimonio gay da parte dell’aula, con una sostanziale rottura sul punto della maggioranza formata da centrodestra e centrosinistra. La SPD ha voluto inoltre cogliere l’ultima opportunità di votare su un tema di diritti civili prima delle elezioni che potrebbero rendere assai meno progressista il Bundestag. Benché la Cdu di Angela Merkel sia il primo partito, all’interno del Parlamento tedesco c’è una maggioranza di forze di sinistra, Spd, Linke e Verdi, partiti che da tempo sono schierati a favore delle nozze gay. Nella prossima legislatura il Bundestag potrebbe essere più favorevole a forze opposte al matrimonio tra omosessuali, con l’ingresso della destra nazionalista di Alternativa per la Germania, e una diminuzione dei seggi complessivi delle forze di sinistra.
Foto copertina: Kay Nietfeld/dpa