Matteo Renzi
03/01/2014 di Massimo Zamarion
Anche il Rottamatore ci è arrivato: il vincolo del deficit al 3% del Pil è una bischerata, è roba «anacronistica che risale a venti anni fa». Quando appunto quasi tutti i paesi dell’Unione Europea – certo non l’Italia – avevano debiti pubblici che erano una bazzecola rispetto agli attuali, ed era giusto quindi che fossero ambiziosetti e non si indebitassero di più: ne andava della loro reputazione. Mentre adesso che si sono tutti sputtanati che senso ha che facciano gli schizzinosi? Fermo restando che gli stramaledetti parametri sono davvero un’insulsaggine dirigistica, sembra che oggi a trionfare sia la logica rivoluzionaria della nouvelle économie. Invece è una storia vecchissima. L’uomo della strada è sempre stato uno stupido o costretto ad agire da stupido: disposto ad indebitarsi se senza debiti, restio a indebitarsi ulteriormente se indebitato. Solo nell’uomo completamente rovinato brilla il genio proprio dello Stato, che fa il contrario. Da questo genio il politico di razza deve farsi guidare con dolcezza. Non si preoccupi se si sente un minchione senz’arte né parte. Il genio dello Stato lo condurrà infallibilmente là dove dovrà scegliere solamente fra due opzioni: nuove tasse o nuovi debiti. Scelga e sarà, pure lui, un politico fatto e finito.
(credits immagine: ANSA/DANIEl DAL ZENNARO)