Matteo Renzi e il paragone con Claudio Ranieri
27/02/2017 di Andrea Mollica
Matteo Renzi ha dedicato una parte della sua Enews, la newsletter che invia con cadenza regolare da quando era il sindaco di Roma, all’esonero di Claudio Ranieri. Dopo aver annunciato il suo pranzo a un circolo del PD di Firenze, confermato l’appuntamento del Lingotto a Torino dal 10 al 12 marzo e aver risposto alle ironie sul suo viaggio in California, l’ex segretario del PD ha scritto questo Pensierino della sera in chiusura della sua newsletter.
Pensierino della sera. Le favole finiscono. È normale. Prima o poi finiscono. Ma quando finiscono male la tristezza pervade non solo i bambini che hanno creduto alla favola. Lo scorso anno il calcio mondiale è stato letteralmente rivoluzionato da una piccola squadra inglese, il Leicester, che grazie a un italiano coraggioso e tenace come Claudio Ranieri ha trionfato in Premier League. A distanza di otto mesi la squadra gli si è rivoltata contro e mister Ranieri è stato esonerato: gli stessi che esaltavano l’impresa, hanno maramaldeggiato sul mister romano. Ma anche se le favole finiscono, prima o poi, le persone vere restano. Chi conosce Ranieri sa che lui tornerà, mentre i giocatori che lo hanno tradito… chissà. Viva il calcio, viva le favole.
Il paragone tra la sua vicenda politica e Claudio Ranieri sembra fin troppo esplicito. Matteo Renzi rimarca spesso di aver portato il PD dal 25% delle politiche 2013 al 41% delle europee 2014, benché poi tenda a omettere le successive sconfitte sotto la sua guida. Claudio Ranieri ha portato il Leicester a compiere un’impresa senza precedenti, vincendo la Premier League con una squadra costruita per evitare la retrocessione, nel campionato più ricco e difficile del mondo. Dopo il trionfo inaspettato e leggendario il Leicester di Claudio Ranieri è incappato in una brutta stagione, costellata da continue sconfitte in Premier League – dove ora rischia anche la retrocessione – e un percorso discreto in Champion’s League. La sconfitta nel primo turno degli ottavi di finale ha provocato l’allontanamento dell’allenatore romano.
Foto copertina: ANSA/FLAVIO LO SCALZO