Il quotidiano tedesco FAZ attacca Matteo Renzi

29/01/2016 di Redazione

Matteo Renzi clientelismo

il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung ha dedicato un approfondimento alla rete clientelare del presidente del Consiglio. Lo spunto per la severa analisidi Tobias Piller è stato il caso Carrai, così come gli imbarazzi suscitati dalle vicende di Banca Etruria.

MATTEO RENZI FIRENZE

FAZ è il quotidiano nazionale considerato storicamente più vicino alla CDU di Angela Merkel. La cancelliera aveva lanciato la sua ascesa a leader nazionale del conservatorismo tedesco proprio con un editoriale scritto per il quotidiano di Francoforte in cui aveva chiesto il pensionamento di Helmut Kohl, e implicitamente dei suoi uomini come il probabile successore Schäuble, per il suo coinvolgimento nello scandalo dei fondi neri del partito. Per capire l’orientamento della CDU FAZ rappresenta una fonte da consultare con attenzione, e non stupisce come da ormai diverso tempo il quotidiano stia scrivendo articoli sempre più critici nei confronti di Matteo Renzi. Visto il calo di popolarità il presidente del Consiglio ha deciso da ormai diversi mesi di cambiare il suo profilo in Europa, provando a intestarsi il ruolo di ribelle anti Merkel. Una svolta sgradita alla CDU come al quotidiano di Francoforte, come mostrano i suoi pezzi dedicati a Renzi. Alcune settimane fa Tobias Piller, storico corrispondente dall’Italia, aveva criticato la politica europea del presidente del Consiglio, accusandolo di proporre ricette economiche basate su aumento dell’indebitamento garantito dagli acquisti monetari della banca centrale come nell’Italia degli anni settanta. Prima dell’incontro tra Matteo Renzi e Angela Merkel Piller ha invece compilato una sorta di vademecum al clientelismo del segretario del PD. L’articolo si intitola Matteo Renzi e i suoi amici toscani, con sommario ancora più esplicito.

Il partito del presidente del Consiglio italiano si rappresenta come pulito, ma ora Renzi e le sue cordate sono osservate dall’opinione pubblica.

MATTEO RENZI MARCO CARRAI

L’articolo di Tobias Piller prende spunto dal caso Carrai, l’ipotizzata nomina del principale sostenitore di Matteo Renzi alla guida di un’agenzia sulla cybersicurezza. Il pezzo di FAZ sottolinea le contraddizioni del PD, che in passato tuonava contro il clientelismo di Berlusconi, e ora si comporta allo stesso modo al governo, suscitando timori anche al suo interno. Piller rimarca come Marco Carrai, oltre che in conflitto di interessi, appaia poco indicato per un simile ruolo, vista la relativa scarsa esperienza nella sicurezza informatica.

Carrai ha messo a disposizione dell’allora sindaco di Firenze Renzi un appartamento in mdo gratuito nel centro città, un modo di agire che a Roma era percepito come uno scandalo ai tempi del governo Berlusconi, ma che a Firenze appare accettato.

 

Piller rimarca come a Firenze Carrai sia particolarmente temuto per la sua vicinanza a Renzi, che ne è stato anche testimone di nozze insieme alla moglie. Nell’articolo di FAZ è rimarcata anche il legame tra Davide Serra, che appare più interessato alla vicinanza di chi prende le decisioni più che ai “piccoli posti, e il presidente del Consiglio. Come rimarcato,

Matteo Renzi risalta più dei suoi predecessori Letta e Monti per aver portato con se un’intera cordata di collaboratori e alleati da Firenze. Tra questi ci sono il sottosegretario Luca Lotti, il ministro Maria Elena Boschi e l’ex responsabile della polizia locale di Firenze (Antonella Manzione, capo del dipartimento legislativo di Palazzo Chigi).

Oltre al caso Carrai, Tobias Piller rimarca il clamore suscitato dall’insolvenza di Banca Etruria, per il legame tra un ministro del Governo Renzi, Maria Elena Boschi, e il padre vicepresidente dell’istituto di Arezzo.

Photo credit: ANSA/MAURIZIO DEGL INNOCENTI

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