Matteo Renzi risponde: «Corruzione, guai a generalizzare»
28/04/2016 di Redazione
@asocialesempre non so se in passato era così. Follia pura. Le regole sono cambiate, finalmente. Io ad esempio avrò vitalizio zero. Giusto!
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 28 aprile 2016
RENZI: «INTERNET? A GIORNI L’APPROVAZIONE DEL FOIA»
«L’alternanza scuola lavoro va in giusta direzione» – ha detto il presidente del Consiglio – per colmare il distacco tra preparazione scolastica e lavoro. «Le università italiane? Ottime. Ma stiano fuori da Regole Pa». E ancora: «Stiamo cercando di fare un grande recupero di credibilità internazionale del Paese, soprattutto perché mentre noi allarghiamo i muri con la banda larga, altri costruiscono muri e chiudono confini, una cosa controtempo e totalmente slegati da qualsiasi tipo di realtà». Renzi ha dunque annunciato l’approvazione del decreto attuativo del Foia (il ‘Freedom of Information Acts’, ovvero le norme che regolano il diritto di accesso all’informazione) «Speriamo – ha detto il capo del governo – di farlo già domani al Consiglio dei ministri oppure la prossima settimana».
@FabioTrenti Si. Ci stanno lavorando ministro Delrio e viceministro Nencini. Abbiamo messo soldi, ora correre #matteorisponde — Matteo Renzi (@matteorenzi) 28 aprile 2016
#matteorisponde, la mediazione giornalistica e i social network
RENZI: «NOI ANDIAMO AVANTI CON L’ELMETTO IN TESTA»
Per quanto concerne l’azione di governo Renzi ha poi parlato dell’intenzione di andare avanti «con l’elmetto in testa». «Siamo qui a Chigi elmetto in testa per sbloccare tutto ciò che può essere sbloccato e dare un segnale di ripartenza al Paese. A volte, è vero, c’è la tentazione di alcuni a vivere di rendita. Ma noi andiamo avanti, saremo in giro nei prossimi giorni». «Abbiamo voglia – ha proseguito – di restituire all’Italia l’entusiasmo che questo Paese deve avere. Non ne posso più di quelli che chiacchierano e basta e poi quando arriva il momento opportuno si tirano indietro perché hanno paura».
RENZI: «LE STORIE DI CORRUZIONE INDIGNANO, MA NON GENERALIZZARE»
Non poteva mancare un riferimento agli scandali di corruzione. Su questo punto il premier ha invitato ad evitare le strumentalizzazioni. «Ogni volta che emerge una storia di corruzione io mi indigno, mi arrabbio. Ma tutti dobbiamo riconoscere che ci sono distinzioni tra intere categorie e singoli o gruppi organizzati che commettono errori», ha detto Renzi. «Non si può sparare nel mucchio perché se dici che son tutti uguali poi i ladri la fanno franca. Guai a generalizzare perché chi generalizza fa il gioco di chi ruba». E ancora, sulla possibilità di introdurre regole più dure per evitare reati nelle piccole amministrazioni: «Noi ci siamo, non abbiamo paura. Non è mai troppo quello che si fa, siamo pronti a dare una mano, non solo alle amministrazioni locali». «Io credo che il controllo occorra ovunque. Regole dure le abbiamo già fatte ma sempre pronti a fare di più».
@giankling90 Io credo che il controllo occorra ovunque. Regole dure le abbiamo già fatte ma sempre pronti a fare di più #matteorisponde
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 28 aprile 2016
RENZI: «SU REGENI CONTINUIAMO A PREMERE PER LA VERITÀ»
Una domanda è stata posta anche sul caso di Giulio Regeni. «Lo stiamo già facendo e continueremo a farlo», ha scritto il premier su Twitter rispondendo a chi gli chiede di continuare a premere per ottenere la verità sull’omicidio del ricercatore.
RENZI: «IL REFERENDUM RIGUARDA PUNTI DI CUI SI PARLA DA 30 ANNI»
Sul referendum costituzionale Renzi ha confermato l’intenzione di dimettersi in caso di sconfitta. «Riguarda punti specifici su cui si parla da 30 anni», ha detto il premier sul quesito referendario. «Io sono – ha spiegato il capo del governo – tra i pochi politici che dico quando perdo che ho perso. Altri quando perdono spiegano che hanno vinto». «Se il referendum vedrà sconfitto il sì trarrò le conseguenze. So da dove vengo e so che la politica è servizio. Sto personalizzando? No, se perdi una sfida epocale che fai? Racconti che i cittadini hanno sbagliato? No hai sbagliato tu». Comunque – ha proseguito Renzi – «riguarda punti specifici di cui si parla da 30 anni, e alcuni dalla Costituente: superare il bicameralismo perfetto e ridurre il numero dei parlamentari; e non lo ha mai fatto nessuno. Se gli italiani diranno si tutto ciò diverrà realtà». «Io credo che il voto i sì significhi ‘si cambia, si cresce’, significa che l’Italia non ferma le lancette della storia. È una grandissima opportunità per i cittadini. Se perdo però non resto attaccato alla seggiola».
RENZI: «TRA MAGGIO E GIUGNO UNA MANO ALLE PARTITE IVA»
Sulle tasse, poi, Renzi ha annunciato che il governo dara «una mano» alle partite Iva nelle prossime settimane: «Sì al sostegno per le partite Iva: tra maggio e giugno con un provvedimento sulla competitività cercheremo di dare una mano più forte alle partite Iva». Sull’Iva nel corso della diretta Facebook il premier ha detto anche di non aver gradito l’aumento del 2013. «Abbassare l’Iva in questo momento non è la priorità. È stata aumentata per ultimo dal governo che mi ha preceduto, nel settembre 2013. Non ho condiviso quella scelta ma ora immaginare che avendo soldi per far risparmiare le tasse si vada sull’Iva è un errore tattico. Dobbiamo mettere più denari in mano ai lavoratori e consentire agli imprenditori di avere sconti fiscali se investono sulla propria azienda, non se portano i soldi a spasso».
RENZI: «PRESTO CI SIA UNA RIFORMA DEI PARTITI»
Tra gli argomenti trattati anche la riforma dei partiti. Che il Movimento 5 Stelle abbia un ‘non statuto’ – ha detto Renzi nella diretta Facebook – «è un problema loro e io non ci metto naso. Ma spero che presto ci sia una legge sui partiti che applichi l’articolo 49 della Costituzione».
RENZI: «IL 9 MAGGIO VIA AL VOTO SULLE UNIONI CIVILI»
Renzi ha poi annunciato che l’approvazione della legge sulle unioni civili potrebbe avvenire alla Camera con voto di fiducia, come già accaduto al Senato. «Il 9 maggio inizierà il voto sulle unioni civili; l’approvazione dipenderà se mettiamo la fiducia. Non lo abbiamo ancora deciso, no è sicura ma eè probabile».
RENZI: «NON NE OSSO PIÚ DEI FILOSOFI DEL BENALTRISMO»
Alcuni passaggi del premier sono stati dedicati agli interventi nei territori. «Sarò sabato in Sicilia con Delrio e Armani di Anas – ha detto Renzi – per riaprire una delle strade chiuse. È fondamentale sistemare l’ordinaria manutenzione. Vale per la Calabria e la Sicilia. Una volta terminato l’ordinario, si potrà discutere di Ponte sullo stretto. Ma non ne posso più di quelli che si lamentano e basta. I soldi ci sono, bisogna spenderli». «Non ne posso più dei politici che di fronte a un fracco di soldi stanno lì a girarsi i pollici. Di filosofi del benaltrismo non se ne può più: che aspettiamo a spendere bene i soldi?».
Nella seconda parte della diretta #Matteorisponde al fianco di Renzi è intervenuto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per illustrare il Patto per la Campania. «La risposta vera alla camorra che uccide alle sette di sera è creare lavoro», ha detto. «A maggio – ha detto il governatore della campano parlando del suo programma – vanno via le prime ecoballe. Tutti quelli della terra dei fuochi, chi ha vissuto una pagina scandalosa, possono avere la certezza che la Regione farà partire il primo carico di ecoballe».