Matteo Renzi: «Solo la burocrazia può fare distinzioni tra le vite da salvare»

01/02/2016 di Redazione

Matteo Renzi torna ad attaccare l’Europa da Abuja, capitale della Nigeria, a proposito del tema dei migranti: «noi italiani pensiamo che siano tutti uguali. Non è possibile considerare le vite da salvare nel Mar Egeo diverse da quelle da salvare nel Mar Tirreno. Il fatto che le spese per salvare i bambini che navigano dalla Turchia alla Grecia siano fuori dal Patto di Stabilità è finalmente un fatto positivo. Pensare di considerare in modo diverso le spese per salvare i bambini eritrei che arrivano in Sicilia mi sembra assurdo e illogico. Solo una perversione burocratica può fare distinzioni tra le vite da salvare».

Matteo Renzi
ANSA/MICHAEL KAPPELER/DPA

 

MATTEO RENZI: «FAREMO OGNI SFORZO PER SALVARE VITE UMANE NEL MEDITERRANEO»

La Commissione Europea ha chiarito che il contributo richiesto agli Stati membri per tre miliardi di euro a favore della Turchia per l’emergenza rifugiati non rientra nel calcolo del deficit ai fini del Patto di Stabilità, una notizia che ha soddisfatto Matteo Renzi che sembra non accontentarsi: «A questo punto noi daremo il nostro contributo alla Turchia per salvare esseri umani. E faremo ogni sforzo per salvare vite umane nel Mediterraneo: abbiamo salvato, e continueremo a farlo, migliaia di vite mentre l’Europa si girava dall’altra parte. Prima del patto di stabilità c’è un patto di umanità. Se poi vogliono aprire una procedura contro l’Italia, facciano pure: noi andiamo avanti. Per noi Europa significa valori e ideali, non polemiche da professionisti dello zero virgola».

MATTEO RENZI, MIGRANTI: L’ITALIA VERSA 281 MILIONI DI EURO ALLA TURCHIA

L’Italia verserà quindi i suoi 281 milioni di euro con la certezza che questo denaro è già fuori dal computo del deficit. Bruxelles, continua Repubblica, ha ricordato che le decisioni sulla richiesta di flessibilità a fronteggiare l’emergenza migranti verranno prese a “primavera, caso per caso ed ex post, sulla base delle spese fatte”, con Roma che chiede un aumento pari allo 0,2 per cento del Pil, pari a tre miliardi di euro. Il calcolo dei contributi è prodotto in base al Pil di ciascun Paese: la Germania dovrebbe versare 534 milioni, la Gran Bretagna 409, la Francia 386. L’Italia 281 milioni, la Spagna 191, l’Olanda 117. (Photocredit copertina ANSA/ANGELO CARCONI)

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