Matteo Renzi dice sì alle trivelle e a Marchionne «che in Italia ha fatto più di alcuni sindacalisti»
02/04/2016 di Redazione

«In questo paese ha fatto più Marchionne che certi sindacalisti». Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è intervenuto alla scuola di formazione politica del Pd con una frase destinata a far discutere. «Quando in un paese c’è la disoccupazione giovanile al 39 per cento – ha commentato il premier – vuol dire che abbiamo bisogno di creare lavoro. In questo paese si è detto che c’era un disegno squallido contro i lavoratori, ma io penso che in questo paese abbia fatto più Marchionne, più alcuni imprenditori, che certi sindacalisti. Io sto con Marchionne». E ancora: «Chi è di sinistra crede negli investimenti come, e sto provocando, chi è di sinistra crea lavoro».
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MATTEO RENZI E LE TRIVELLE «GIUSTO TENERLE IN FUNZIONE»
Sull’inchiesta su petrolio e appalti che ha portato alle dimissioni del ministro Federica Guidi, Renzi ha commentato: «Chi ruba lo decidono le sentenze, e noi siamo perché ci siano le sentenze e perché i magistrati lavorino, ma quando si fa di tutto perché la si butti in rissa, quando un scrive che siamo tutti complici, tutti collusi e con le mani sporche di denaro e petrolio, chi dice questo ne risponde nelle sedi opportune». Ha poi attaccato i Cinque Stelle: «Il tesoriere Pd ha querelato Beppe Grillo. Abbiamo detto che ogni tipo di soldi che dovessero arrivare non sarà per le casse del partito centrale, ma sarà per i militanti, quelli che fanno le feste dell’Unità, i volontari, che non si meritano di sentirsi dire che stanno in un partito di disonesti. Quando uno scrive che siamo tutti collusi, complici e con le mani sporche di petrolio ne risponde nelle sedi opportune».
(foto d’archivio Riccardo De Luca/Pacific Press via ZUMA Wire)