“Mi piacciono le foto di bambini nudi”

15.000 IMMAGINI – E incontrollabile. Sul computer di Michel sono state trovate oltre 15.000 immagini pedo-pornografiche. “E’ questo l’ordine di grandezza di questi affari. Il downolad è compulsivo. Risponde a un bisogno urgente, come una violenta fame improvvisa”, spiegano gli psicologi alla rivista francese. Le diagnosi si sprecano: si va dalla “affettività immatura” alla non responsabilità: “Non si possono scegliere i propri fantasmi”, dice il legale di uno degli imputati. C’è chi ipotizza, come il neuropsichiatra del tribunale, l’intervento di “tumori cerebrali”. E c’è chi si giustifica adducendo i difetti della rete: è noto, alcuni siti internet si insinuano nella nostra macchina e lasciano qualche ricordo indesiderato, a volte anche foto pornografiche.

RISPOSTA GIUDIZIARIA – Il grande problema è che è sempre molto difficile condannare una persona per la semplice detenzione di immagini pedopornografiche.

Non si possono mettere in prigione le persone perchè guardano le immagini. Ma è importante comunque penalizzare il comportamento, perchè quantomeno, andando su quei siti, si alimenta finanziariamente il mercato del sesso pedopornografico.

Ma la preoccupazione c’è: eccome.

Certo che siamo preoccupati per il futuro, caro signore. Chi ci dice che chi guarda non passerà poi ai fatti?

Così parla un presidente di tribunale, un uomo di legge, interrogato sul tema.

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