Michele Bordoni spiega la tentata strage di Sondrio come una punizione «contro chi inquina e chi spreca»
21/12/2017 di Redazione
Michele Bordoni è stato sottoposto a un secondo interrogatorio dopo il suo arresto, avvenuto immediatamente dopo aver tentato di fare una strage a Sondrio. Il giovane 27enne di Poggiridenti aveva guidato la sua automobile contro la folla che stava camminando tra i mercatini di Natale di Sondrio, collocati in piazza Garibaldi. Michele Bordoni ha investito e ferito tre persone, dopo aver zigzigato volutamente in una area pedonale per colpire i passanti.
Michele Bordoni spiega la tentata strage di Sondrio come una punizione «contro chi inquina e chi spreca»
Nel secondo interrogatorio svolto nel carcere di Sondrio, dove si trova ormai da una decina di giorni con l’accusa di tentata strage, Bordoni è stato più lucido rispetto al primo. L’auto lanciata contro la folla ai mercatini di Natale è stato un attentato «contro chi inquina e chi spreca», una motivazione ancora una volta moralistica e parareligiosa che conferma l’ispirazione millenatistica di Bordoni, che ha ammesso di essere un seguace dei Templari. L’avvocato Francesco Romualdi alla Provincia di Sondrio ha rimarcato come «si è reso conto di quello che ha fatto e prova vergogna per questo. Ricordiamoci che fino a due sabati fa era un ragazzo che non ha mai dato problemi di sorta e che viene da una famiglia ben voluta e stimata». Dopo l’interrogatorio Michele Bordoni è stato sottoposto a una perizia psichiatrica, ordinata dalla procura di Sondrio per comprendere le eventuali patologie mentali dell’attentatore dei mercatini di Natale.
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Benché sottovalutata e organizzata con le tipiche turbe mentali di chi compie simili gesti, la macchina lanciata contro la folla appare come un gesto terroristico, difficilmente spiegabile con le troppo canne consumate, come scrivono alcune testate locali. Nell’interrogatorio Michele Bordoni ha illustrato ai magistrati le motivazioni del suo gesto, e ha rivelato di aver lasciato un oggetto dopo la tentata strage in piazza Garibaldi ritrovato esattamente dove era stato indicato da lui. Una rivelazione rimarcata dal suo avvocato alla Provincia di Sondrio, anche per evidenziare la condizione di maggior lucidità mentale del suo assistito.
Foto copertina: ANSA/ INSTAGRAM