Michele Emiliano all’assalto di Matteo Renzi
06/02/2017 di Redazione
Michele Emiliano si sta profilando sempre di più come lo sfidante di Matteo Renzi all’interno del Partito Democratico. Da ormai diversi giorni il presidente della Puglia attacca il segretario del PD sugli organi di informazione. Ieri era a Sky, oggi intervista a Libero, per mandare messaggi molto simili: Renzi farà perdere il PD alle prossime elezioni politiche, e preferisce evitare il congresso piuttosto che perdere il suo potere. Le critiche di Emiliano sono molto severe, e ormai suscitano un coro di risposte molto dure da parte della maggioranza renziana. Anche il vicesegretario Lorenzo Guerini ha attaccato il presidente della Puglia, parlando di livello pericoloso di polemiche. Emiliano non sembra curarsene, visto che dopo la dura intervista a Sky TG24 ha rincarato la dose in un lungo colloquio con Libero. L’ex sindaco di Bari rimprovera a Renzi la volontà di rimanere al posto di segretario nonostante l’esigenza del PD di andare a congresso, per riflettere sugli errori commessi e provare a rilanciarsi. Per Michele Emiliano il Partito Democratico non può rappresentare solo i potenti come è stato in questi anni, e deve proporre misure di sollievo contro la crisi, in particolare verso i giovani, ponendo fine alla politica dei bonus.
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Il presidente della Puglia, che nella sua regione sta attuando una misura simile al reddito di cittadinanza, chiamato reddito di dignità, si rivolge all’elettorato M5S con toni dialoganti, rimarcando di condividere il loro anelito verso l’onestà, anche se non ne apprezza l’eccessiva virulenza. Emiliano si dichiara disponibile a partecipare al congresso per il rinnovo degli organismi dirigenti del PD, non alle primarie per la presidenza del Consiglio volute da Matteo Renzi, definite una gazebata contraria allo statuto. Il presidente della Puglia esprime favore a una riedizione dell’Ulivo, una coalizione aperta a centristi e alla sinistra capace di contendere a M5S e centrodestra il premio di maggioranza fissato dalla legge elettorale per la Camera dei Deputati. Emiliano auspica che il premio sia garantito alla coalizione, come succede per le Regioni.