L’Ungheria approva la detenzione dei migranti alle frontiere
07/03/2017 di Redazione
L’Ungheria ha reintrodotto la normativa che prevede l’arresto dei migranti alle proprie frontiere. Il progetto di legge, spinto dal Governo Orban, è stato approvato a larga maggioranza dal Parlamento. Ci sono stati solo 6 contrari, e 22 astenuti, voti provenienti dalle forze progressiste, rispetto ai 128 voti favorevoli arrivati dal partito di maggioranza, Fidesz, più l’estrema destra di Jobbik. La nuova normativa impone che i migranti siano collocati in zone di transito, strutture da cui non si può uscire, alle frontiere con la Serbia e la Croazia, dove saranno detenuti in attesa dell’esame della domanda di asilo. Chi otterrà lo status di rifugiato potrà uscire dalle zone di transito, mentre gli altri migranti saranno bloccati fino all’eventuale espulsione. L’Ungheria da tempo ha deciso di adottare una politica sull’immigrazione particolarmente restrittiva. Durante la crisi dei migranti il Governo Orban aveva deciso di innalzare un muro sul confine con la Serbia per impedire i continui ingressi irregolari sul suo territorio. Il completamento della barriera rappresenta però solo una delle misure con cui l’esecutivo di Budapest vuole contrastare l’immigrazione, come mostra la normativa approvata oggi. La detenzione dei richiedenti asilo era stata soppressa nel 2013, su pressione dell’Unione Europea, che aveva rimarcato come una simile legge fosse in profonda contraddizione con il diritto comunitario. Il premier Orban ha rimarcato dopo l’approvazione della norma da parte del Parlamento come l’Ungheria sia messa sotto assedio dai migranti, e che l’attuale fase di mancati ingressi sia solo temporanea. Per questo motivo il Paese deve pensarsi a difendere i suoi confini da solo, un evidente riferimento al continuo scontro con l’Unione Europea in merito alla politica sull’immigrazione. Orban, capofila del cosiddetto gruppo di Visegrad, i quattro Paesi dell’Europa orientale che concordano una propria linea prima dei vertici comunitari, ha spesso rimarcato come i migranti di religione musulmana siano una minaccia per le radici e l’identità cristiana dell’Ungheria.
Foto copertina: ANSA/ US/ OXFAM