Minacce dell’ISIS all’Italia o le solite trovate della Katz?
28/04/2015 di Redazione
Ancora una volta il SITE di Rita Katz annuncia minacce dell’ISIS all’Italia e ancora una volta c’è molto da dubitarne.
IL SOLITO ALLARME DEL SITE DI KATZ –
Parte ancora un volta da Rita Katz l’allarme ISIS in Italia. La signora ha come d’abitudine trovato messaggi di fan dell’ISIS in rete e dopo averli raccolti è passata a trasformarli in una minaccia al nostro paese. Come nel caso di quelli che annunciavano l’arrivo dell’ISIS a Roma c’è però da dubitare sia della qualità dei messaggi che del lavoro della Katz, che non sembra discernere molto quanto si lancia in questo genere d’annunci attraverso il suo SITE, che si dice organizzazione dedicata al monitoraggio delle attività dei terroristi
.
STIAMO ARRIVANDO A ROMA –
Katz e il suo SITE sono assurti a notorietà quando hanno annunciato l’arrivo a Roma dell’ISIS, poi si è capito che la signora e il suo SITE, che passano per esperti agli occhi dei media, non fa altro che ramazzare la rete in cerca di messaggi più o meno riconducibili ai fan del califfato, per poi confezionarli nel modo che piace ai media in cerca di titoli che facciano rumore. In questo caso Katz ha fatto ancora meno fatica, rilanciando quando raccolto in precedenza da un altro utente.
LEGGI ANCHE: L’Isis minaccia: «Conquisteremo Roma»
UNA MINACCIA CREATA DAL NULLA –
tutte le immagini raccolte a parte una provengono da un unico account, ora sparito, a parte una che è meno attuale e risale al 2014, ma Katz e la sua fonte non ci devono aver fatto troppo caso. L’account in questione non è comunque nuovo ai servizi italiani, appartenendo a un cittadino tunisino che non si mai nascosto troppo. Come non ci hanno fatto caso i media che hanno rilanciato la «notizia» annunciando che l’ISIS è «tra noi». Gli screenshot presi da Twitter dimostrano invece che c’è un’unica persona, che probabilmente vive in Italia, che si è divertita a far rumore con poco, non certo la presenza di gruppi armati e ancora meno di un’invasione da parte dell’ISIS.