Il ministro Minniti può sciogliere le organizzazioni neofasciste?
07/12/2017 di Redazione
Il blitz di Forza Nuova alla sede di Repubblica solleva diverse questioni sulla sicurezza e sulla ammissibilità che in Italia, nel 2017, esistano organizzazioni di stampo neofascista. Mentre una serie di perquisizioni sono scattate questa mattina da parte della polizia nei confronti di appartenenti alla formazione di estrema destra che nei giorni scorsi ha fatto irruzione in un circolo di Como il ministro dell’Interno Marco Minniti non esclude l’ipotesi di scioglimento.
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MINNITI E FORZA NUOVA: SI PUO’ SCIOGLIERE L’ORGANIZZAZIONE?
Lo spiega in una lunga intervista sul quotidiano guidato da Mario Calabresi. «Tutto questo – sottolinea Minniti – semplicemente, non è tollerabile. La risposta sarà forte. In questo Paese, purtroppo, ci siamo abituati all’abuso delle parole, ma il primo imperativo è proprio scongiurare il rischio che si possa fare l’abitudine a parole e fatti come questi. Ciò che è avvenuto sotto la vostra sede non è una semplice iniziativa di boicottaggio, qui c’è un salto comunicativo e politico: la “guerra alle idee”. Ecco, la democrazia esiste appunto per garantire che le idee di tutti siano tutelate. Non c’è spazio per chi pensa di farne
oggetto di guerra».
Ma perché non perseguire lo scioglimento dei gruppi dichiaratamente neofascisti? Il ministro Orlando si è detto favorevole.
«Nessuna strada è preclusa, ma il dovere delle istituzioni democratiche è la qualità della risposta, oltre che la quantità. Gli scioglimenti avvenuti in passato, da Ordine nuovo ad Avanguardia nazionale, sono arrivati dopo sentenze giudiziarie. Occorre una
documentazione investigativa forte per imboccare una strada come questa. Ma le indagini ci sono.
A qualcosa approderanno».