Auto di lusso targata Montecarlo posteggiata nel parcheggio riservato
12/12/2017 di Andrea Mollica
Un’automobile di lusso di Montecarlo è stata posteggiata in un parcheggio riservato ai disabili. L’episodio è stato documentato su Twitter dallo scrittore e fumettista Tito Faraci, a Milano, probabilmente in una zona del centro. Sul social media il fatto, già piuttosto grave, sta suscitando una forte indignazione a causa delle parole dei proprietari del veicolo di lusso, una Mercedes targata Montecarlo, riportate nel tweet. «Mettono la macchina con targa Montecarlo nel parcheggio disabili, un mio amico glielo fa notare, gli danno dello “straccione” e dicono “tanto nel nostro paese la multa non arriva”».
L’AUTO DI LUSSO DI MONTECARLO PARCHEGGIATA NEL POSTO DISABILI A MILANO
Una frase disgustosa, che rende ancora più grave la mancanza di rispetto della legge mostrata da chi parcheggia in un posto riservato a persone con disabilità. Il comune di Milano è intervenuto così nel thread su Twitter lanciato da Tito Faraci. «Buongiorno Mauro, da questa postazione non possiamo richiedere interventi diretti. In caso di violazioni del codice della strada è necessario avvisare direttamente la Polizia Locale allo 020208. Grazie per la collaborazione».
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Diverse personalità con un largo seguito su Twitter sono intervenuti. Chi con sarcasmo, come Giulio Verme, che ha detto di prendere a mattonate la macchina di Montecarlo invece di fare la foto, chi come Paolo Attivissimo, Michele Dalai o Laura Cesaretti che hanno suggerito, scherzosamente o meno, di danneggiare la vettura del principato di Monaco. Il direttore del Post Luca Sofri ha evidenziato come sparare i ladri non sia mai una buona soluzione. Il tweet di Tito Faraci è stato molto condiviso sul social media, a causa della disgustosa arroganza, e anche ignoranza, mostrata dai residenti di Montecarlo. Esistono direttive europee e altri accordi tra Stati che prevedono il reciproco invio delle contravvenzioni stradali comminate ai residenti di Paesi esteri. Anche se una semplice multa, in questo caso, appare insufficiente.
Foto copertina: screenshot di Twitter