Morto Augusto Martelli, il maestro delle sigle tv
03/11/2014 di Redazione
Augusto Martelli si è spento a 74 anni nella sua casa di Milano dopo una lunga malattia. Figlio del noto Jazzista Giordano Bruno Martelli e nipote del primo violino di Mascagni, Augusto è stato compositore, direttore d’orchestra e produttore discografico.
La sua carriera inizia quando, giovanissimo, inizia a lavorare per la casa discografica Ri-Fi, dove incontra Mina, compagna di lavoro e successivamente di vita. Per lei ha scritto e arrangiato diverse canzoni tra cui “So che non è così”, “Tu farai”, “Ero io, eri tu, era ieri”, “Una mezza dozzina di rose” e altre, oltre all’arrangiamento di “Un anno d’amore/E se domani”, “Dedicato a mio padre” e altri.
Non solo musica leggera, ma anche colonne sonore. Nel 1970 compone le musiche per il film “Il dio serpente” con Nadia Cassini di cui ricordiamo “Djamballà”, diventato poi un successo internazionale. Quattro anni dopo fonda l’Aguamanda, etichetta discografica con cui inizia la sua carriera da produttore.
L’arrivo degli anni ’80 coincide con la creazione dei più famosi gingle per la televisione. Dalla sigla di Casa Vianello a Il Pranzo è servito, da Telemike a Gran Prix e Ok il prezzo è giusto! Nel decennio successivo collabora come arrangiatore per lo Zecchino d’Oro, vincendo l’edizione del 1995 con la canzone Il sole verrà.
Innumerevoli le collaborazioni con vari artisti italiani del calibro di Jovanotti, Iva Zanicchi, Ornella Vanoni, Giorgio Gaber, Johnny Dorelli, Cristina D’Avena, Heather Parisi, Giuni Russo oltre alla composizione dell‘inno del Milan.
(Photocredit: LaPresse)