MoVimento 5 Stelle: veleni a Bologna fra addii e censure al meet up
15/03/2014 di Stefania Carboni
Diaspora a 5 Stelle, non a Roma ma a Bologna, dove tre consiglieri del quartiere Navile eletti con i 5 stelle hanno scelto di abbandonare in massa il MoVimento. Michele Onofri, già autosospesosi, Marco Badiali e Francesco Moretti hanno optato per l’abbandono e lo fanno con un comunicato congiunto: «Ieri sera – spiegano – al Consiglio di Quartiere del Navile abbiamo comunicato ufficialmente il cambio del nome del gruppo consiliare, da “Movimento Cinque Stelle” a “Laboratorio Navile”. Con il M5S per noi rimangono in comune,i principi, idee e battaglie presenti nel programma con cui siamo stati eletti. La nostra scelta maturata con i cittadini del Navile che si sono palesati all’Assemblea dell’11 marzo, è dovuta invece ad un voler marcare le distanze da comportamenti e gesti che non abbiamo mai condiviso sia a livello nazionale che locale. È un passo doloroso, ma inevitabile, questo è il nostro modo per mantenere saldi i principi di confronto, di condivisione e di democrazia. Saremo anche dei sognatori, ma è dai sogni che spesso hanno avvio i grandi passi in avanti dell’umanità». Peccato che l’addio non si sia concluso senza problemi.
LA CENSURA DEL MU – Il messaggio dei tre dimissionari viene postato sul mu 14 Amici di Beppe Grillo Bologna. L’organizer però tronca una parte corposa della nota. E scrive, con molta eleganza:
Nota: questo è il forum degli AMICI DI BEPPE GRILLO. E’ aperto a tutti, anche di forze politiche differenti. Ma nel rispetto della sua vocazione di amici di Beppe Grillo.
Una comunicazione ci sta, ma se volete pubblicizzare la vostra nuova posizione politica e/o giustificarla siete pregati di farlo su altri strumenti. Grazie Modificato da ORGANIZER-Nessuno il 14-mar-2014 10.11
ADDIO ANNUNCIATO – Segni di malessere c’erano già da tempo. Ad ottobre Onofri stesso scrisse una lettera aperta per segnalare una situazione in precipizio sotto le due torri. Lui, attivista della prima ora e consigliere del Navile, denunciò il potere eccessivo dei consiglieri Marco Piazza e Massimo Bugani, considerati fedelissimi di Casaleggio e Beppe Grillo. A far traboccare il vaso fu la chiusura del forum attivi (con dentro anni di attività e sotto lo stupore degli attivisti stessi). Della crescita dell’area buganiana ne avevamo già parlato qui e qui. Ma ora per Onofri e colleghi non si può più tornare indietro: «Il m5S – spiegò su facebook qualche giorno fa – è diventato un partito verticistico, le regole iniziali sono state sovvertite proprio dalla cima, e dal cerchio di Yesman che gli gravita intorno. Hanno sdoganato: la parola leader, le dinamiche amicali, i nepotismi, l’ immeritocrazia, il conflitto d’interessi, i talk show, la violenza verbale. La democrazia, l’uno vale uno e la condivisione delle idee, principi fondanti del movimento sono stati calpestati. Io mi sento piu “grillino” di quelli ancora dentro». Passano le ore e dopo il post d’addio Onofri viene cancellato dal mu. A segnalarlo è l’ex 5 stelle Federica Salsi sul suo blog: «Questa è l’ennesima dimostrazione della dittatura 5 stelle sotto le due Torri. L’intento dei colleghi del Navile era quello di informare, attraverso la rete, gli amici di Beppe Grillo di Bologna della loro uscita dal M5S, non certo quella di farsi pubblicità o cercare proseliti. La censura operata nei loro confronti è ridicola. Vergognoso invece il tentativo di etichettarli come opportunisti».
DURI E PURI E BLA BLA BLA – Sotto il post di Onofri parte un flame dove gli ortodossi (tra cui l’organizer che figura senza cognome) difendono le loro tesi: «Rieccolo…Quando c’è da denigrare arrivi subito. Puoi rigirare la frittata al tuo solito, ma i fatti restano oggettivamente questi. Questo è il MU “Amici di Beppe Grillo” con Il MU “Nemici di Beppe Grillo che non sanno dove scrivere”. La coerenza e la correttezza sbandierata da questi signori sta anche nel capire cosa vuol dire chiamarsi fuori. Se me ne vado da casa non è che poi torno dentro perchè mi serve la cucina e dove stavo prima hanno le pentole. Altro gruppo = fatevi vostro MU». E sotto ancora interviene un’altra iscritta: «Questa situazione a Bologna nel suo complesso é insostenibile. Fare un punto e ripartire daccapo con una pizza e una birra é davvero impossibile? I personalismi e le contrapposizioni individuali che si sono create e che hanno perdurato per arroganza e sospetto, per dissenso e incomprensione non possono continuare. Due consiglieri che sono portavoci di un simbolo, scollegati e in rotta con buona parte degli attivisti. Persone che ce l’hanno con Grillo (dopo Favia e Salsi, qui non c’ha messo più mano… quindi?), persone che tentano di mantenere il morale e la passione di continuare, persone che rinunciano». E il moderatore precedente? Ha deciso di non lavorare più in quel ruolo. Lo comunica con un altro tread all’interno del forum: «Non ho voglia che si inneschino nuove polemiche, di nessun tipo, in nessun modo, rimango a disposizione per continuare a fare quel poco che ho fatto fin’ora, finché non sarà il turno di qualcun’altro, e non voglio nemmeno entrare nel merito di come sarà deciso chi deve subentrarmi, ma gli auguro buon lavoro in anticipo. Ma non me la sento di rimanere moderatore del meetup a vita, e francamente non mi sembra nemmeno giusto». Non solo, nelle tante discussioni tra gli attivisti si ritira di nuovo in ballo la questione “attivi”:
Alla luce di quanto sta succedendo, tenuto conto dell’avvicinarsi delle elezioni europee – su quelle politiche non si sa bene- non sarebbe il caso che gli attivi si incontrassero senza farsi condizionare dal rito, ormai inutile, della validazione del comportamento dei consiglieri di quartiere visto che i ministeriali vanno per conto loro ? Poiché mi aspetto la risposta di un certo XXXX, mi chiedo se qualcuno lo conosce oppure è un dipendente dello staff.
Interviene il diretto interessato, citato nel messaggio, e partono le accuse a chi è più duro e puro (e non del PD). Il tread intero del messaggio dei tre consiglieri del Navile è comunque rintracciabile in questa area del mu. Per intero:
Intanto il meet up è in mano anche a LUI (?):
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VIA PER FARE MEGLIO – Onofri a gennaio scrisse una lettera a Beppe Grillo per ricordargli le strane evoluzioni che stava prendendo il MoVimento, dichiarando così la sua autosospensione nella speranza di una risposta da Genova: «Arrivando in Parlamento, nel bene e nel male, tu hai assunto anche il ruolo di leader politico oltre a quello di megafono, e questo in alcuni casi mi ha messo un po’ in difficoltà nel mio impegno sul territorio. Alcune posizioni controverse espresse sul nostro blog Beppegrillo.it, a volte anche con post non firmati, sono state attribuite a te e di conseguenza a tutti noi che abbiamo messo il cuore e la faccia in questo grande progetto politico, anche quando si trattava di idee e proposte sui quali non eravamo stati mai interpellati e sulle quali non c’era un consenso unanime». Ieri la scelta sofferta di dire ciao ai 5 Stelle. Altri attivisti potrebbero seguire i tre consiglieri. «Una decisione coerente – commenta un iscritto sotto il post troncato dei tre ex – presumo anche sofferta da parte mia molto apprezzata. Restare all’interno di un movimento politico non riscontrando nelle iniziative e nelle metodiche condivise dalla maggioranza degli appartenenti la propria soddisfazione, lo giudico poco serio oltre che estremamente mortificante per se stessi e per l’incarico rappresentato. Ritengo quindi la vostra decisione degna di considerazione oltre che di rispetto. Io al vostro posto avrei fatto lo stesso». Almeno però lo sfizio di fare un saluto.