Napoli: rifiuti trasformati in opere d’artigianato con la stampante 3D
17/12/2014 di Redazione
Napoli: l’Istituto per i Polimeri, i Compositi ed i Biomateriali (Ipcb) del Cnr, nell’ambito del progetto PON-04a2_OR.C.HE.S.T.R.A., sta sperimentando presso la sua sede di Portici la raccolta della plastica (Pet) una macchina per la compattazione di materiali facilmente riciclabili che, oltre agli ecobonus per i dipendenti, permetterà di trasformare la plastica in oggetti di artigianato locale attraverso una stampante 3D.
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IL PROGETTO – Parole d’ordine del progetto sono “prossimità” e “innovazione”. “Prossimità” perché il materiale raccolto sarà trasformato sul posto in base alle esigenze degli artigiani locali. “Innovazione” per via della tecnica di lavorazione, ovvero la produzione di questi oggetti con l’utilizzo di una stampante 3D. In tema di raccolta differenziata è utile ricordare che, come dimostra la recente classifica ‘Comuni ricicloni 2014’, con il suo 44% la Campania si colloca al pari della Valle d’Aosta e supera una regione da sempre virtuosa, come la Toscana, ferma al 42%. Il risultato ottenuto dalla Campania è il frutto, non solo di piccoli comuni come Sassano e Roccadaspide che superano il 90%, ma anche dei risultati di grandi città come Salerno e Benevento che raggiungono rispettivamente il 65% e 64% di raccolta differenziata. Il capoluogo partenopeo sconta, invece, un certo ritardo (21% di raccolta differenziata).
(Photocredit: Christopher Furlong/Getty Images & Robertus Pudyanto/Getty Images)