Neonata abbandonata in un giardino a Trieste, indagata la madre 16enne. «Ero disperata»
08/05/2017 di Redazione
Una ragazza di 16 anni risulta indagata per la morte della piccola neonata trovata ieri in un giardino condominiale e morta in serata all’ospedale Burlo Garofolo di Trieste. La notizia, riferita oggi dal Corriere della Sera, è stata confermata dalla Questura. La ragazzina abiterebbe con la famiglia nello stesso stabile in cui è stato rinvenuto il corpo.
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NEONATA ABBANDONATA A TRIESTE, INDAGATA LA MAMMA 16ENNE
La neonata abbandonata era avvolta in una borsa della spesa, che si trovava a ridosso del muro del palazzo. Quando è stata scoperta, la piccola era ancora in vita. La donna che ha trovato il corpicino mentre passeggiava con il suo cane, ha subito chiamato un’ambulanza. La piccola è stata dunque portata all’ospedale infantile di Trieste, dove è morta in serata, dopo circa 6 ore. Racconta oggi Andrea Pasqualetto sul Corriere:
Succede tutto ieri, in un quartiere popolare del capoluogo giuliano. Il ritrovamento è del primo pomeriggio, intorno alle 14. Gli inquirenti si mettono subito a caccia della madre che ha abbandonato la creatura. Non ci mettono molto. Si tratta di una sedicenne che abita nel condominio dov’è stata ritrovata la neonata. E che agli uomini della Mobile di Trieste, intervenuti sul posto, confessa il drammatico gesto. Voleva liberarsi della sua creatura. Dice di non averla gettata né portata a braccia sul piccolo cumulo di calcinacci dove è stata ritrovata. «L’ho calata dal primo piano con una corda», singhiozza in lacrime.
Secondo la prima ricostruzione, pare che la giovanissima madre abbia partorito in casa, forse prematuramente. Disperata, avrebbe pensato di disfarsi così della neonata.
NEONATA ABBANDONATA A TRIESTE, MERCOLEDÌ L’AUTOPSIA
Come riferito dal procuratore della Repubblica per il Tribunale dei Minori di Trieste, Leonardo Tamborini, l’autopsia sul corpo della neonata abbandonata si terrà mercoledì. Per quanto concerne la mamma 16enneindagata per il fatto, il magistrato ha precisato oggi che «come già fatto con un caso analogo verificatosi a Monfalcone un anno fa, ci sarà l’ incidente probatorio e chiederemo una perizia psichiatrica. Trattandosi di una minorenne, possiamo dire soltanto che non vive nelle case popolari, ma anzi ha una situazione famigliare non disagiata».
(Foto generica da archivio Ansa)