L’Olanda non fa atterrare l’aereo del ministro degli Esteri turco
11/03/2017 di Andrea Mollica
Lo scontro tra la Turchia di Erdogan e l’Europa si trasferisce in cielo. Il governo olandese ha deciso di bloccare l’aereo del ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu, impedendogli di atterrare a Rotterdam. L’esponente dell’Akp del presidente turco era già stato avvertito che non avrebbe potuto entrare nei Paesi Bassi. Il Governo dell’Aja gli aveva vietato di svolgere il comizio elettorale per sostenere la riforma costituzionale voluta da Erdogan. Una misura presa in analogia a quanto fatto dalle autorità tedesche, che avevano vietato diverse iniziative di propaganda dei ministri turchi. Decisioni che avevano suscitato l’ira del presidente turco, che aveva attaccato la Germania di pratiche naziste. Mevlut Cavusoglu sembra aver voluto recitare lo stesso copione annunciato da Erdogan, che aveva ammonito che nessuno avrebbe potuto impedirgli di parlare alla comunità turca in Germania. Il ministro degli Esteri turco voleva incontrare i suoi connazionali residenti a Rotterdam, ma da diversi giorni i più importanti esponenti del governo olandese gli avevano ricordato che non avrebbe potuto svolgere alcun comizio. Il premier liberal-conservatore Mark Rutte aveva scherzato ribadendo come Cavusoglu avrebbe potuto visitare l’Olanda a scopi turistici, ma gli sarebbe stato impedito di svolgere iniziative di carattere politico. La Turchia aveva minacciato sanzioni contro i Paesi Bassi nel caso di imposizione di divieto di propaganda referendaria, e la decisione olandese di bloccare l’aeroo di Cavusoglu potrebbe generare un nuovo scontro diplomatico. Tra pochi giorni in Olanda si vota per il rinnovo della Camera bassa, e la durezza mostrata da Rutte appare rivolta all’elettorato conservatore tentato dal votare il leader no euro e anti islamico Geert Wilders.
Foto copertina: EPA/SERGEI ILNITSKY / POOL