Montezemolo contro Raggi: «Sembra telecomandata, è stata irrispettosa»
23/09/2016 di Redazione
Luca Cordero di Montezemolo critica severamente Virginia Raggi per la rinuncia alla candidatura a ospitare le Olimpiadi del 2024. Il presidente del comitato promotore di Roma 2024 è particolarmente severo, evidenziando come il sindaco del Movimento 5 Stelle sembri telecomandato da altri, un evidente riferimento a Grillo, Casaleggio e i vertici M5S.
MONTEZEMOLO CONTRO VIRGINIA RAGGI
Malagò ha sfornato un elegante baciamano per chiudere, o quantomeno sopire, la polemica nei confronti del sindaco di Roma Virginia Raggi. Il presidente del comitato promotore di Roma 2024, Luca Cordero di Montezemolo, è però assai duro nei confronti del primo cittadino capitolino in un’intervista al Corriere della Sera di oggi. Tanto da rimarcare come Raggi appaia aver preso una decisione che non condivideva.
Ho avuto l’impressione che la sindaca abbia parlato sotto dettatura, come una macchina telecomandata, sicuramente in modo non rispettoso delle istituzioni sportive, costrette a fare anche anticamera.
L’ex presidente della Ferrari rimarca ancora una volta la grande opportunità di sviluppo rappresentata dalle Olimpiadi, sottolineando come i fondi per i Giochi avrebbero reso Roma una metropoli più sostenibile, con meno barriere per anziani, disabili e famiglie.
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MONTEZEMOLO SPERA ANCORA
Nel corso dell’intervista al Corriere della Sera Montezemolo afferma di sperare ancora che Roma e l’Italia non sprechino questa grande occasione, anche se ormai le chance sono quasi scomparse. Il Cio accoglie candidature solo se sostenute dalle amministrazioni cittadine. Il presidente del comitato promotore di Roma 2024 rimarca come l’amministrazione di Virginia Raggi avrebbe potuto realizzare un evento nella massima trasparenza e legalità, spiegando come il dossier avrebbe potuto essere modificato dalla giunta.
Sarebbe toccato a loro insediare il Comitato organizzatore, vigilare sugli appalti, sulle ruberie e sul cemento con tutti gli strumenti previsti, a partire dall’autorità anticorruzione di Cantone. Il malaffare si combatte, i ladri si arrestano, gli appalti si controllano. Non si può mica solo dire no per evitare di assumersi le responsabilità. Senza contare che i 5 Stelle avrebbero potuto lasciare un segno importante, lanciando un grande progetto di riqualificazione urbanistica così come avvenne con i Giochi a Roma nel ’60 e a Torino con i Giochi invernali del 2006