Ottoemezzo con Andrea Scanzi

27/01/2014 di Redazione

Questa sera a Otto e Mezzo, in onda su La7, ospiti di Lillli Gruber saranno i giornalisti Stefano Menichini, Annalisa Chirico ed Andrea Scanzi.

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OTTO E MEZZO – Matteo Renzi continua a dettare l’agenda alla politica italiana e oggi ha lanciato l’ultimatum sulla legge elettorale, dicendo che se non passa si andrà al voto. Oggi Scajola è stato assolto per la vicenda della «casa al Colosseo comprata a sua insaputa». Andrea Scanzi crede che l’informazione non debba chiedere scusa a Scajola, perchè bisogna smettere di far coincidere la questione morale con la questione giuridica, perchè esistono degli accadimenti che non consentono più ad una persona di prendere parte alla vita politica del paese, riferendosi al fatto che Scajola era ministro degli interni durante il g8 di Genova. Pensa inoltre che nella sentenza non è stato potuto dimostrare che Scajola si sia accorto di aver ricevuto soldi per la casa. Annalisa Chirico sostiene che vi sia una sentenza di assoluzione per un caso non solo giudiziario, ma anche mediatico, con una persona che verrà rivalutata politicamente se deciderà di ricandidarsi. Tira poi in ballo il caso Tortora. Stafano Menichini pensa che vi sia una serie di fattori che porta alla verità giudiziaria che non corrisponderebbe necessariamente alla verità storica. Pensa che la sorte politica di Scajola dipenderà da Scajola stesso. Andrea Scanzi rimprovera ad Annalisa Chirico di aver tirato in ballo il caso Tortora che non c’entrarebbe nulla con il caso Scajola. La Chirico pensa che mettere in dubbio una sentenza sia pericoloso. Menichini pensa che il tentativo di riscrivere la verità storica nei tribunali sia pericoloso. Scanzi dice che i fatti vi sono nella sentenza, visto che Anemone avrebbe dato 1 milione e 200 mila euro a Scajola.

 

 

OTTO E MEZZO E LA LEGGE ELETTORALE –  Andrea Scanzi pensa che il problema della  legge elettorale sia il fatto che Renzi abbia vinto le primarie «promettendo la luna», e ora vuole apparire come quelo che ha fatto la legge elettorale «e gli altri no». Aggiunge che questa legge ha gli stessi del porcellum e sarebbe «stata fatta da Verdini». Parlando dello sbarramento dice che la percentuale di sbarramento distrugge la sinistra e obbliga Lega Nord e Nuovo Centrodestra ad allearsi con Berlusconi. Aggiunge che Renzi aveva promesso di mettere le preferenze che non ci sono nella nuova legge elettorale. Stefano Menichini crede che il patto tra Berlusconi e Renzi debba essere corretto e pensa che si un atto dovuto spendere la propria leadership per dare dei segnali positivi. Crede che Matteo Renzi stia facendo un’operazione politica che ha il compito di un’immagine di uan politica che finalmente sta facendo qualcosa. Annalisa Chirico  di dice d’accordo con Menichini, la quale pensa che finalmente vi siano stati due leader che hanno preso un accordo sulla riforma elettorale, cercando di fare in modo che in Italia vi sia il bipolarismo: «il girllismo fino ad ora sta dando prova di scarso pragmatismo politico», chidendosi «chi farà le riforme?». Andrea Scanzi pensa che Renzi sarà il prossimo premier e lo sarà a lungo, ma pensa che l’entusiamo intorno al segretario del Pd sia esagerato, aggiungendo che questo palese non è bipolare a livello, politico, ma al massimo a livello psichiatrico. Pensa che in questo momento si stia passando da Berlusconi a Berluschino, dice parlando di Renzi. Menichini sostiene che Renzi sia contro il conservatorismo di sinistra.

La Chirico pensa che liquidare la storia politica di Berlusconi come la storia di un criminale sia un errore. Scanzi pensa che in questo momento si stia legittimando un condannato in via definitiva che non dovrebbe più fare politica e che prima o poi dovrebbe cominciare a scontare la sua pena. Ora grazie a Renzi è stato riabilitato e pensa che paassare da Calamandrei a Berlusconi faccia accaponare la pelle. Minichini pensa che Berlusconi sia tornato protagonista dopo la sconfitta del Pd quando è nato il governo.

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