Ottoemezzo, Carlo Freccero e la renzianità quotiana
24/01/2014 di Redazione
Questa sera a Otto e Mezzo, in onda su La7, ospiti di Lilli Gruber saranno Carlo Freccero ed il giornalista Jacopo Iacoboni.
OTTO E MEZZO – Questa sera si parlerà del “renzismo”: Renzi è come Berlusconi? Renzi è come Craxi? O più semplicemente, Renzi è Matteo Renzi? Carlo Freccero sostiene che stiamo diventando tutti renziani «è tipico di chi è debole di adeguarsi». Crede che si sente che Renzi è carico e i media stanno creando una spirale in suo favore. Jacoboni pensa che lo scenario della società sia molto trasversale, ma è vero anche che vi sia una corsa a salire sul carro del vincitore. Crede che i media siano più istituzionali e favorevoli a palazzo Chigi che a Renzi. Crede che i media dividano con il bilancino le attenzioni ai due, ma che non si stiano facendo così tanti sgarbi al premier. Freccero pensa che forse i giornali siano più per Letta, ma che la tv sia per Renzi. Pensa che Renzi con i suoi imperativi categorici sia riuscito ad emergere e ha tratto vantaggio dalla crisi del Pd.
OTTO E MEZZO E MATTEO RENZI – Iacoboni pensa che il decisionismo di Renzi è lo stesso che aveva D’Alema nei primi anni della sua carriera politica ed è bizzarro che sia lo stesso D’Alema ad accusarlo di eccessivo decisionismo. Freccero crede che Renzi potrebbe essere Craxi per qualcuno che ha vissuto il periodo, ma dissente e dice Matteo Renzi Matteo Renzi «è Goldrake», «è figlio del suo tempo, è molto bravo». Sostiene che Renzi abbia capito che non occorre essere un politico, ma un manager e pensa che la fortuna di Renzi sia quella di non aver mai lavorato con Berlusconi e ha capito che «la politica oggi è decidere», anche se «la politica vera la fanno le banche». Iacoboni dice che Goldrake lo vedevano tutti, Freccero ribatte «io lo programmavo». Iacoboni sottolinea anche la pochezza dei media che lo hanno criticato chiamandolo «Qui Qui Qua», «Gianburrasca». Dice che Renzi vince per la pochezza simbolica del fronte avversario.
“Renzi, figlio dell’animazione giapponese”. Freccero a “Otto e mezzo”.
— impressioni m (@impressionim) 24 Gennaio 2014
OTTO E MEZZO E LA PRESENZA DI RENZI – Freccero sostiene che Renzi non conosca la storia ed che sia un «politico generalista», è «trasversale» anche se crede che il Pd avrebbe dovuto esprimersi sulla privatizzazione di Banca italia. Iacoboni sostiene che ogni volta che Renzi sollevava un problema suonava come una minaccia alla stabilità del governo. Pensa che Renzi sia più apprezzato dalla televisione perchè sembra che sia in un reality «l’ho visto venerdì scorso alle invasioni Barbariche, si diverte e si fa capire». Crede che il segretario del Pd non si preoccupi di parlare con i giornalisti durante le interviste, ma più cone le persone. Iacoboni pensa che quando i media vogliono criticare Renzi viene tirato fuori «il giubbino ri Fonzie», mentre aandrebbe incalzato su questioni più serie.
“#Renzi non ha il problema di sedurre Panebianco o galli d.loggia”. Punturinissima di Freccero a molti politici. #ottoemezzo
— Davide Valenti (@davideracconta) 24 Gennaio 2014
OTTO E MEZZO E GIOVANNI TOTI – Freccero crede che Toti sia un «Verdini più simpatico», ma che non possa competere per sempre. Iacoboni pensa che Toti sia stato scelto perchè è in buoni rapporti con la famiglia di Berlusconi e anche con Alfano, ma pensa che se Berlusconi capisce di avere una coalizione che funziona può pensare di candidare Marina.