Ottoemezzo con Dario Nardella
20/01/2014 di Redazione
Questa sera a Otto e Mezzo, in onda su La7, ospiti di Lilli Gruber saranno il deputato del Pd Dario Nardella, il docente di Scienza politica e Filosofia del diritto Michele Prospero ed il giornalista de Il Fatto Quotidiano Andrea Scanzi.
OTTO E MEZZO – Oggi si è capita meglio quale sia la riforma elettorale che ha in mente Renzi e si è capito anche che il segretario de Pd è molto determinato a portarla a termine. La proposta di legge elettorale sulla quale Renzi e Belrusconi elettorale non avrà il voto di preferenza. Nardella sostiene che sulla scheda elettorale gli elettori troveranno il simbolo del partito e i nomi dei candidati. «Confermiamo la scelta delle primarie per scegliere i candidati». Parlando di Berlusconi, Nardella sostiene che Berlusconi e gli altri alleati hanno consentito di arrivare ad un punto concreto di accordo, che prevedeva di non introdurre le preferenze, aggiungendo che «le preferenze non sono mai state graditissime», anche perchè sarebbe utile al clientelismo. Andrea Scanzi crede che Nardella abbia ragione quando dice che in molti del Pd erano contrari alle preferenze ed ora utilizzino l’argomento per criticare la riforma. Parlando di Renzi si chiede quanto sia di sinistra, aggiungendo che ideologicamente sia debole «ideologicamente ha la struttura di Peppa Pig». Nardella sostiene che si sta votando la legge elettorale migliore possibile. Michele Prospero crede che la legge elettorale vada a vantaggio di Berlusconi, visto che nessuna delle tre proposte di Renzi è stata approvata, ma «è stata giocata una quarta carta». Sostiene che questa cosa mostra i limiti di Renzi, che non sarebbe uno stratega politico, ma un amministratore. Per Prospero Renzi sta provando a far apparire Letta come inadeguato e crede che questa riforma sia la fotocopia del Porcellum «un ibrido che nella sostanza riproduce la logica ispiratrice del Porcellum».
Avreste dovuto presentare il disegno di legge in Parlamento. Senza accordi preventivi col pregiudicato, sig. Nardella #ottoemezzo
— Luigi Oliveri (@Rilievoaiace) 20 Gennaio 2014
OTTO E MEZZO E IL BIPOLARISMO – Nardella sostiene che con il doppio turno si è arrivati a rafforzare il bipolarismo che secondo Nardella è quello che chiedono gli italiani e che in molti cntestino questa legge per il gusto di contestarla. Scanzi crede che il bipolarismo spinto non serva a paese e in più vi sono le liste bloccate. Crede che le nuove riforme costituzionali Renzi le farà con Berlusconi «un pregiudicato». Chiede a Nardella se gli sembra normale che questo paese debba ripartire con Silvio Berlusconi. Nardella pensa che vi sia un bicameralismo che non funziona e non c’è bisogno di aspettare altri 10 anni per fare una riforma del senato. Nardella crede che le regole del gioco si scrivono con tutti.
Politica credibile con LISTE BLOCCATE? Parlamentari ancora scelti da segreterie di partito? #Nardella ma vai a quel paese, va #OttoEMezzo
— αииα и. ☆ (@AnnaxNar) 20 Gennaio 2014
OTTO E MEZZO E BERLUSCONI – Per Prospero non è possibile fare un accordo per la legge elettorale tra leader che sono al di fuori del parlamento. Aggiunge che in uno stato costituzionale di diritto lo stato non deve trascurare lo statuto legale dell’interlocutore. Pensa che tuttavia un rapporto con Forza Italia è inevitabile, ma questa è stata un’intesa che cerca di restaurare il bipolarismo.
OTTO E MEZZO E IL PD – Nardella dice di non essere preoccupato di spaccare il Pd e crede che il passato lo porti a stare molto in guardia nei confronti di Berlusconi, aggiungendo che sarebbe molto curioso vedere il cavaliere cambiare la propria idea il giorno del voto, aggiungendo che «ora sono tutti inchiodati a questo accordo». Scanzi crede che Renzi debba ricordarsi delle promesse fatte prima di essere fatte e gli elettori non possono prevedere cosa farà il segretario del Pd, aggiungendo che il M5S ha fatto male a non andare a discutere la legge elettorale. Nardella pensa che si è arrivati a questa legge elettorale perchè non si assita più a «tutto questo», dice riferendosi alle larghe intese. Prospero pensa che non si arriverà ad elezioni in tempi rapidi, al massimo ad ottobre, di sicuro non a maggio. Scanzi pensa che si arriverà ad elezioni nel 2015.