Le Pagelle del Confronto Sky su Roma: Raggi e Giachetti, ma non solo loro
15/06/2016 di Marco Esposito
LA CORNICE 10: Vi sfido a trovarne di più belle. Piazza del Campidoglio. Il Marco Aurelio difronte, la scalinata alle spalle. Un vento leggero e piacevole. Un set allestito da Skytg24 con due torri per le grafiche che delineano il ring. Tutto Perfetto. La bellezza di Roma aiuta, e non poco. Spettacolo
Semprini 8: E’ il conduttore ormai storico dei confronti a Skytg24. Ed è proprio bravo. Un mezzobusto così in Rai non c’è, e infatti già si parla di lui come nuovo conduttore di Ballarò a Rai Tre. Salto sul Cavallo
Domande 5 – Hanno un pregio. Costruiscono un percorso. Unico neo le ormai rituali domande sulla dichiarazione dei redditi e sulle proprietà. Come se essere ricchi fosse una colpa. Come se avere un casaletto in campagna dopo 15 anni da parlamentari fosse degno del sospetto. Come se guadagnare poco più di mille euro al mese, quanto dichiarato dalla Raggi, fosse una cosa di cui sospettare. Lasciamo stare, vi prego. Alziamo il livello. Equitalia
Raggi 5 – Parte emozionata. Un palcoscenico del genere, già descritto, intimorisce, c’è poco da fare. Per la prima volta mostra di essere umana. Fino ad ora era stata una sorta di robot, la candidata perfetta. Ovviamente il mantra funziona e non lo cambia: «E’ colpa dei vecchi partiti». Non si sbilancia mai. Sull’Olimpiade cambia per l’ennesima volta posizione; dice che farà un referendum tra i cittadini. Come se i radicali non si stessero battendo su questo tema da mesi. Non si sbilancia neanche quando le chiedono un nome, un personaggio a cui intitolare una via «Lo chiederei ai cittadini», e anche il pubblico “neutro” si spazientisce. Si sbilancia solo su una cosa: lotta spietata ad Uber. E i tassisti hanno già la loro eroina. Probabilmente domenica vincerà, ma i dubbi sulla sue capacità sono rimasti intatti. La prima sfida è già lanciata: ha parlato di un tesoretto di oltre un miliardo di sprechi nel bilancio del Comune. Di sprechi. Siamo curiosi di vedere se li taglierà veramente. E in quanto tempo. Poi nell’appello finale l’autogol clamoroso, citando lo slogan renziano: «Dobbiamo cambiare verso». Cyborg con il cuore
Marcello De Vito 3 – La regola del confronto vuole che un sostenitore di un candidato ponga una domanda al rivale. Per il Movimento 5 Stelle a fare la domanda è Marcello De Vito, Mister Preferenze, già candidato sindaco per i grillini alle scorse elezioni. Una caduta di stile, certo. Ma anche la fine del motto “Uno vale Uno.” Evidentemente qualcuno vale di più. O vive malissimo il successo della Raggi. Contentino
Giachetti 6,5 – Lo danno per spacciato. Ma lui lotta, si aggrappa ad ogni incertezza della rivale. Ma il fardello dei problemi di Roma finisce inevitabilmente sulle spalle del Pd e quindi sulle sue, anche se magari faceva lo sciopero della fame contro il Porcellum mentre nei corridoi dell’Aula Giulio Cesare ci si metteva d’accordo su quasi tutto. Paga anche colpe non sue, ma in una squadra ci si fa carico anche delle debolezze dei compagni. Quando parla si percepisce nettamente che il suo programma è più netto, più preciso e meno vago. Non cerca di sfuggire alle domande. Ma quando Semprini gli chiede del suo casale in provincia di Roma, dando ad intendere che è una mega villa, si nota il nervosismo e che se fosse possibile, gli risponderebbe in maniera meno urbana (eufemismo). Nervoso
Le due Curve 4 – Applaudono ed urlano ad ogni risposta del proprio candidato. Fanno buu ad ogni risposta del candidato avversario. Mancano i fumogeni e i bandieroni e poi siamo allo Stadio Olimpico. Evidentemente tra di loro si annidano diversi urlatori di professione. Insopportabili, le avrei abrogate dopo 3 minuti, ma magari in tv funzionano eh…