Pakistan: Lahore, attentato in un parco giochi. 72 vittime (30 bambini) e 340 feriti
27/03/2016 di Redazione
11.00 del 28.03.2016 – L’attentato è stato rivendicato da una fazione talebana, l’Ehsanullah Ehsan. Attraverso il suo portavoce, il gruppo Jamatul Ahrar, già legato al principale gruppo talebano pachistano Tehrik e Taleban Pakistan (Ttp) ha rivendicato l’attentato. L’attentato suicida segue quello dei due kamikaze che si sono lasciati esplodere davanti a due chiese (una cattolica e una cristiana) di Lahore, il 15 marzo, provocando 17 morti. Il portavoce ha definito questa strategia come “Saut-ul-Raad”, la voce del tuono, il nome dato alla serie di attentati che questi terroristi hanno previsto per tutto il 2016.
23.20- Il Punjab ha annunciato tre giorni di lutto.
21.21- Malala, la famosa attivista, ha affidato a Facebook il suo dolore per la strage.
Atroce. Il terrore non si ferma e dopo Bruxelles ecco un nuovo attentato terroristico in un parco di Lahore in Pakistan. Un luogo di svago e divertimento, pieno di bambini, in un attimo trasformato in un inferno di sangue, fumo, grida e morte.
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Un kamikaze, a quanto pare, si sarebbe fatto esplodere nell’Iqbal Park della città nordorientale del Pakistan, provocando, pare, almeno 44 vittime – soprattutto donne e bambini – e un centinaio di feriti.
L’assenza di rivendicazioni dell’attentato rende confuso il quadro delle indagini, anche se non si esclude affatto la possibilità che l’obiettivo fosse la comunità cristiana, che aveva una nutrita rappresentanza a festeggiare la Pasqua. Il terrorista ha messo in atto il suo atto suicida per provocare una strage nell’orario di massima affluenza e in un quartiere residenziale che ha in quel luogo il più famoso punto di ritrovo, fino a oggi non presidiato dalla polizia.
I soccorsi sono stati portati, all’inizio, da privati, con taxi e risciò che hanno portato gran parte delle vittime verso le strutture sanitarie.