Perchè il libro de «Il coinquilino di merda» non può esser di m…
26/11/2014 di Stefania Carboni
Ci sono tre regole fondamentali su «Il Coinquilino di Merda» (CDM). La prima è che c’è un CDM in ogni casa. La seconda è che il CDM ti porterà a fare cose da CDM. La terza è che, se non trovi un CDM nella tua casa, probabilmente il CDM sei tu.
E prima o poi sarà capitato a tutti. Rimanere chiusi fuori casa (per due giorni), esser depredati del proprio bagnoschiuma o accappatoio. Scoprire che la persona con la quale convivi indossa le tue mutande perché le ha trovate lì, sullo stendino, “e pensava fossero sue”. In un’epoca in cui il “ggiovane” italiano non può permettersi un monolocale in affitto senza vendersi un rene prima o poi si è costretti a vivere in una sorta di “appartamento spagnolo”. Sì, indichiamolo così, come nel film Cédric Klapisch, per rendere più rosea la vita quando si divide il bagno, quando hai un esame da dare, uno stage da superare, un co.co.pro da mantenere. Sarebbe tutto bellissimo se fosse Barcellona e non la Prenestina alle otto del mattino. Sarebbe meraviglioso se si avesse davanti Anne Sophie e non Annamaria, 24 anni, 80 chili, appassionata di Uomini e Donne: ma la vita non è un film. Per questo l’idea di mettere nero su bianco le storie della celebre pagina Facebook che raccoglie tutti i CDM del mondo potrebbe annoiare gli appassionati del genere ma non è così.
«Coinquilino di merda» è diventato un libro, un manuale di non sopravvivenza, edito da Mondadori, che raccoglie i testi di Giuseppe Angelo Fiori e le ottime vignette di Dario Campagna, una bibbia per campare ai tempi della precarietà. Con pro e contro, catalogando il cdm fattone rimasto o il cdm fervente cattolico, raccontando la stanza della CDM precisa ed illustrando i movimenti del CDM Erasmus.
“Bella quella foto in bianco e nero. Chi è il tuo ragazzo?” La «matricola di Merda», vedendo una foto di Kurt Cobain.
Dentro questo libro c’è di tutto: foto, aneddoti e sfoghi. Sono il frutto di una raccolta della pagina Fb del CDM che, con oltre 40 mila testimonianze, ha superato i 400 mila fan. Nell’opera si parla anche delle varianti del CDM, quando la perfettina, mollato il ragazzo storico, si trasformerà in una disinibita (e caotica) signorina. Non solo: una sezione speciale è dedicata anche ai «Vicini di merda» e ai partner (fastidiosissimi) dei propri coinquilini.
Perché è un bel libro? Perché «Il Coinquilino di merda» è come una scatola di cioccolatini: non sai mai cosa ti capiterà. L’opera fornisce soluzioni? Non proprio. Ma tra pesci nel piatto doccia, sangria nel frigo, insegne stradali e fagiani appesi sulla porta di casa ti senti meno solo.
Questo basta per farti ridere e catalogare. Perché alla fine c’è più gusto a far incazzare Annamaria di Battipaglia staccandogli la tele di pomeriggio piuttosto che fare lo splendido tra le strade di Barcellona. Tanto la realtà è un’altra: la Prenestina e la dura legge del CDM. I cdm non si scelgono, sono loro che scelgono te: stacce.
(in copertina la copertina. Credits CDM e Dario Campagna)